Facebook Pixel
Milano 9:52
34.159,56 +0,65%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 9:52
8.123,39 +0,55%
18.029,66 +0,63%

L'età del nervosismo

Tutti molto ansiosi, ma ancora vivi.

Helena Blavatsky e Henry Steel Olcott, fondatori del movimento teosoficoIn questo momento, in ogni caso, c’è più incertezza sul breve termine, il fiscal cliff, che sul medio. I due candidati hanno programmi diversi, ma l’effetto netto sulla crescita di lungo termine è difficile da valutare. Obama aumenterebbe il carico fiscale, ma continuerebbe a esercitare sulla Fed una forte pressione per una politica monetaria ultraespansiva. Romney abbasserebbe le aliquote ma metterebbe un tetto massimo alle detrazioni, con un effetto netto neutrale, ma eserciterebbe meno pressioni sulla Fed. Romney ha poi un programma aggressivo sul lato dell’offerta, in particolare sull’energia. Dando libertà di estrazione a tutti creerebbe molti posti di lavoro e ridurrebbe il costo interno delle fonti energetiche.

Sul fiscal cliff, invece, non si sa nulla. Un gruppo bipartisan di deputati centristi si è messo al lavoro per trovare una soluzione, ma il potente senatore Schumer li ha immediatamente scomunicati.

La crescita, nel frattempo, rimane debole ovunque anche se in America i dati, che per parecchie settimane sono stati costantemente deludenti, cominciano a essere quanto meno contrastati. La ripresa dell’occupazione, che nel clima politico surriscaldato qualcuno ha voluto definire un falso statistico, è in parte reale, in parte dovuta a fattori di stagionalizzazione che nei mesi precedenti avevano giocato contro e in parte è dovuta ad assunzioni da parte del governo. Le assunzioni in vista delle elezioni non sono solo un fenomeno mediterraneo.

Muoversi nei mercati, nei prossimi tre mesi, non sarà per niente facile. In un clima di nuovo negativo qualche buona sorpresa sugli utili, su cui le attese sono basse, potrebbe ridare lustro alle borse. Ancora più forte sarebbe l’effetto positivo di una richiesta ufficiale spagnola di aiuto alla Bce. Se in America dovesse vincere Romney la reazione di Wall Street sarebbe positiva, anche se di breve durata.

Fare previsioni in questo contesto è molto al di là delle nostre capacità, ma una considerazione di fondo rimane valida. Su debolezza conviene comprare. Il temuto aumento delle tasse non sarà, alla fine, così pesante come si teme. Se i dividendi verranno tassati molto, le società ne distribuiranno meno e faranno più ricorso all’acquisto di azioni proprie, che genera per l’azionista (a parità di altre condizioni) un capital gain aggiuntivo che rimarrà tassato in modo ragionevole. Se in Europa gli spread torneranno a salire, la Spagna chiederà aiuto e il programma della Bce potrà finalmente partire.

In sintesi, non è vero che la regola di non combattere contro le banche funziona sempre. È però vero che funziona quasi sempre.

Condividi
"
Altri Top Mind
```