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Il limite estremo

Panico, volatilità estrema, infine rabbiosa euforia: questo Ottobre non ci ha risparmiato nulla.

Vediamo allora come funziona il meccanismo del limite estremo in ambito finanziario:

  1. il governo vuole spendere più soldi di quelli che raccoglie con le tasse
  2. il governo emette delle obbligazioni, cioè una promessa di pagare un interesse in cambio di un prestito
  3. la banca centrale crea denaro dal nulla e acquista le obbligazioni
  4. la banca centrale a questo punto detiene le obbligazioni in bilancio e le valuta come se fossero un asset.

Questa sembra magia pura: il governo crea soldi dal nulla per mantenere lo status quo e la banca centrale crea un asset nel suo bilancio. Sembrano non esserci limiti a questa magia, sembra che la banca centrale possa stampare soldi senza fine per comperare senza fine obbligazioni governative, che a quel punto finanziano una spesa governativa senza fine. Non ci sono limiti al benessere.

Problema: nessun altro vuole comperare le obbligazioni del governo perché il settore privato ha perso fiducia nella capacità dello Stato di supportare il proprio debito? Bene, la banca centrale può stampare abbastanza soldi da comprarsi tutto. Può anche stampare abbastanza soldi per comprarsi la maggior parte dei debiti, la maggior parte delle azioni, la maggior parte delle obbligazioni spazzatura e tutto quello che il settore privato potrebbe non volere più.

Qual’è quindi il limite estremo di questa macchina che sembra essere in moto perpetuo? Sulla superficie non sembrano esserci limiti: ma i limiti ci sono, solo che stanno operando sotto la superficie. Quando la banca centrale crea soldi per acquistare asset, quello che sta dicendo essenzialmente è: il prezzo di questi asset che viene stabilito dal mercato libero non rispetta la nostra agenda politica, per cui noi soffochiamo il processo di ricerca del prezzo del mercato libero e decidiamo quali prezzi ci servono per le nostre necessità di gestione delle percezioni. Il problema nel soffocare il processo di ricerca di equilibrio del prezzo è che il prezzo di mercato è un punto critico delle informazioni di cui i partecipanti al mercato hanno bisogno per fare risk management adeguato.

Se questa informazione necessaria viene soppressa o distorta dalle banche centrali e dagli acquisti di asset di Stato, tutte le decisioni che sono prese usando le false informazioni di prezzo sono sistematicamente distorte. Un altro modo di dire la stessa cosa è che il rischio sistemico non è visibile fino a che non esplode di colpo (vedi 2008): si stava accumulando sotto la superficie, ma a causa della manipolazione a cui erano soggetti i prezzi degli asset, questo aumento del rischio sistemico non era visibile ai partecipanti. Come infatti si è visto perfettamente sui mercati negli ultimi mesi, al di là delle brillanti riprese e di una volatilità che fa il pari solo con l’assenza di volatilità e di percezione del rischio dei mesi precedenti, gli stimoli finanziari non sono più sufficienti e ciò che ha funzionato nel passato – anche se viene ripetuto – non funziona più come prima e non genera più i ritorni che aveva generato all’inizio.
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