Facebook Pixel
Milano 10:54
34.218,79 +0,82%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 10:54
8.107,53 +0,35%
Francoforte 10:54
18.053,3 +0,76%

L'irrilevanza della riforma del Senato

Dicono che il governo non riesce a legiferare. Il problema è che legifera male e troppo

Un eccessivo numero di leggi anche se in calo è confermato sulla base dei dati consuntivi della XVI legislatura. Circa 384 atti legislativi contro i 686 della XIV legislatura 302 in meno. 179 contro 232 i giorni necessari per approvare un provvedimento. Nella XIV 538 erano provvedimenti governativi, 138 di iniziativa parlamentare; 10 misti; nella XVI 296, 80 e 8. E poi dicono che il governo non riesce a legiferare. Il problema è che legifera male e troppo. Per fare un confronto molto significativo, ricordo che il Parlamento inglese approva ogni anno da 15 a 20 leggi di principi. Solo in Italia vediamo il Parlamento spesso in sessione a Ferragosto e durante le Feste natalizie.

Calderoli“Il contenuto delle leggi degli ultimi anni è di carattere amministrativo” (Sabino Cassese, il Sole 24 Ore del 2-02-2013). La qualità della legislazione è sempre più bassa e difficile da capire come afferma lo stesso Comitato parlamentare per la legislazione. Il motivo fondamentale è che né il governo né le Commissioni parlamentari controllano bene il processo di attuazione delle leggi e preferiscono riscrivere le leggi dei loro predecessori. Abbiamo visto l'inutilità dei falò di Calderoli che, a suo dire, avrebbe bruciato centinaia di migliaia di leggi. In fatto, continuano ad ammucchiarsi leggi su leggi non di rado ispirate a principi diversi e contraddittori. Come detto, si amministra legiferando. Si deresponsabilizza la Pubblica Amministrazione nel senso che si toglie ogni discrezionalità alla dirigenza e alla magistratura – spesso oggetto di attacchi delegittimanti da parte del governo di turno. Si determina quella che viene chiamata la ragnatela di Solone nella quale “La grande illegalità riesce spesso - non sempre, per fortuna - a infrangere impunemente la legge o a servirsi dei suoi interstizi, codicilli e scappatoie per evitarne i rigori” mentre i cittadini comuni rischiano continuamente di essere incriminati sulla base di leggi che nemmeno conoscono (Remo Bodei, Sole 24 Ore del 29-12-2005).

Torna di attualità un'antica locuzione latina attribuita a Tacito: “Corruptissima re publica plurimae leges” (Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto). Niente è cambiato nella seconda repubblica rispetto alla prima – neanche con Renzi al governo. Se prendiamo l'ultima legge di stabilità vediamo che l'articolo unico su cui il governo ha posto la fiducia contiene 997 commi kilometrici che occupano ben 206 pagine della Gazzetta Ufficiale notoriamente scritta con caratteri molto piccoli.
Condividi
"
Altri Top Mind
```