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L'errore di Newton

Capire le stelle, ma non la follia degli uomini

Se poi l'ostacolo Brexit sarà superato nel migliore dei modi, la Fed ne approfitterà nei mesi successivi per alzare di nuovo i tassi. Se anche questo ostacolo verrà assorbito, avremo in novembre elezioni americane che potrebbero vedere in lizza candidati difficili da misurare. Tanto Sanders quanto Trump, in ogni caso, avrebbero a che fare con un Congresso non molto diverso dall'attuale e non avrebbero carta bianca. L'incertezza, tuttavia, chiederebbe comunque un prezzo ai mercati, almeno in una prima fase. Ribassi potrebbero infine essere originati di nuovo dal petrolio e dalla Cina, anche se la loro virulenza sarebbe comunque mitigata dalla mancanza di effetto sorpresa.

La Spagna consente alla South Sea Company l'importazione di schiavi nelle sue colonie. 1713Chi in questi due mesi non ha né venduto né comprato e ha semplicemente tenuto le posizioni che aveva sta oggi certamente meglio di due settimane fa ed è quindi in grado di fare scelte meno emotive. È però probabile che si chieda se sia il caso di vendere qualcosa già a questi livelli per risparmiarsi nuove sofferenze in caso di nuove discese. Come abbiamo detto, pensiamo che le prossime due-tre settimane possano portare il mercato più in alto. Da quel punto in su sarà bene considerare qualche alleggerimento, via via più aggressivo man mano ci si dovesse avvicinare ai livelli di inizio anno. Non si tratta qui di rovesciare una strategia evidentemente rialzista, ma di modularla sull'anzianità del ciclo. Più un ciclo è maturo e meno strutturalmente aggressivi bisogna essere, anche in momenti di apparente buona salute dell'economia e degli utili.

Chi sui minimi di febbraio ha invece comprato può considerare la trasformazione di una parte della posizione in call. Se poi il mercato, come pensiamo, salirà ancora, la posizione potrà essere chiusa quasi per intero e una parte degli utili potrà essere investita in put. Chi ha comprato sui minimi era evidentemente leggero e non è male che ritorni ad esserlo se si presenta un'opportunità di vendita in modo da potere ripetere l'exploit al prossimo ribasso. È la strategia di alcuni hedge fund che già nel 2015 avevano deciso di rimanere strutturalmente molto liquidi per potere raccogliere al meglio su ribasso.

Isaac Newton nel 1712Chi aveva invece venduto in dicembre e non ha ricomprato sui minimi di febbraio è probabilmente in tempo per comprare qualche call.

Quando i mercati scendono come sono scesi nelle scorse settimane si ha sempre l'impressione, durante il ribasso, che non si risalirà mai più. In realtà il bear market in cui ci troviamo dalla primavera del 2015 non ha tutta la virulenza che a volte gli si attribuisce. Le stesse materie prime, fonte di tante sofferenze in questi mesi, potrebbero non essere lontane da una fase di stabilizzazione.

La Fed, dal canto suo, potrebbe anche non avere tutta la fretta di alzare i tassi che ufficialmente manifesta. Più che un continuo deterioramento vediamo probabile una fase zoppicante in cui non solo i ribassi, ma anche i rialzi avranno pieno diritto di cittadinanza.

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