(Teleborsa) -
Brutto avvio di settimana per Piazza Affari e le altre borse europee, che avviano gli scambi in deciso ribasso, sulla scia della performance incerta dei mercati asiatici.
I mercati restano imbrigliati dal
prezzo del petrolio, che è tornato a scendere, con il
Light crude americano che scambia in calo dello 0,88% a 39,37 dollari al barile, in attesa del vertice OPEC del 17 aprile.
In Italia focus sulle aste di titoli di stato italiani e sui dati relativi alle sofferenze delle banche, che aumentano il vervosismo, Sul fronte macro, atteso il dato sulla produzione italiana.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,141. Sale ancora lo
spread, attestandosi a 126 punti base, con un aumento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,34%.
Tra gli indici di Eurolandia, in rosso
Francoforte, con un decremento dello 0,80%, giornata fiacca per
Londra, che avvia la seduta con un calo dello 0,47%, male
Parigi, che soffre un calo dello 0,79%.
Piazza Affari è la peggiore, con il
FTSE MIB che apre in calo (-0,97%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, vi sono alcune banche, come
Banca Mps (+5,80%) e
Banco Popolare (+2,18%), in attesa di dettagli sul Fondo che dovrebbe sostenere le banche, cui parteciperebbe anche Cdp, allo studio del Tesoro. Sensibili perdite per
Banca Mediolanum, in calo del 2,03%.
In pole anche
Fiat Chrysler Automobiles (+1,97%).
La peggiore però è la
Ferrari, che dà inizio alle contrattazioni con un calo del 2,29%.
Seduta no per
Telecom Italia, che scicola del 2,08%.
Vendite su
ENI, che registra un ribasso dell'1,71%.
In primo piano l'editoria, con
RCS Mediagroup che, dopo una iniziale asta di volatilità, avvia le contrattazioni
in rialzo di circa il 24% a 0,5635 euro, allineandosi al prezzo dell'
OPS lanciata da Cairo Communication. Quest'ultima reagisce con un bel guadagno del 2%.