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La recessione e il millepiedi

Detto questo poniamo la domanda: ma l’impostazione propria della “logica probabilistica” regge con riferimento allo stato di salute dell’economia?
Sono convinto di no e che necessiti avvalersi della “logica fuzzy”, la logica dei valori sfumati.

Quand’è che un uomo è basso o alto, giovane o vecchio?
Un uomo appena nato è giovane di valore 1 (100%) e un uomo di cent’anni è giovane di valore 0 (0%).

E un uomo al compimento del suo cinquantesimo anno di età, che cos’è? Giovane o vecchio? La proprietà considerata, l’età, non consente di ragionare in termini di logica dualistica.

“La bivalenza della scienza moderna ignora, nega o dà una mano di puro bianco o nero sulla verità grigia. E’ una tattica che dà luogo a paradossi e autocontraddizioni” (B. Kosko).

Il pensare dualistico nella sua essenza di dividere l’affermazione dalla negazione e il vero dal falso è coerente con gli eventi casuali bivalenti che si verificano o non si verificano senza valori intermedi, mentre ha limiti applicativi agli eventi che si verificano “in una certa misura”.

E’ la “logica sfumata” (multivariata), che considera diversi gradi di verità, che è adatta a valutare la situazione economica.
Non esiste un preciso punto di rottura, fra positivo e negativo, basso o alto, giovane o vecchio, crescita o recessione dell’economia.

La "logica bivariata" (aristotelica), vero o falso, porta all’errore causato dalla necessaria ed illogica forzatura di dover fissare artificiosamente un punto di riferimento (spartiacque) che consenta di poterla usare.

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