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Saranno le Europee le vere primarie per Matteo Renzi

Berlusconi, Grillo e la Lega sfideranno il PD a maggio, comunque vada con...

Berlusconi, Grillo e la Lega sfideranno il PD a maggio, comunque vada con Letta in Parlamento. Se Renzi non si candida capolista e non raccoglie preferenze a milioni, c'è già pronto il biglietto di ritorno a Firenze.

Guai a mettersi contro chi non ha nulla da perdere: è un vecchio adagio, che torna sempre utile. Secondo suggerimento: in politica, non c'è niente di peggio che servire minestre riscaldate: guardate Berlusconi, ogni volta alla ricerca di un messaggio semplice, ma d'effetto. Meno tasse per tutti nel 94, il contratto con gli Italiani nel 2001, l'abolizione dell'Ici sulla prima casa nel 2008, ed infine quest'anno via l'IMU.

Il fatto è che le primarie, Renzi, doveva vincerle l'anno scorso: allora tutto avrebbe avuto un senso. Sarebbe stato il nuovo, contrapposto al vecchio. Lui, giovanissimo, contrapposto al solito Berlusconi: sarebbe stato un successone. E invece no, la partita elettorale se la sono giocata i soliti volti della politica, con Bersani a rappresentare il PD. Adesso, che Renzi è finalmente riuscito a salire sul treno politico nazionale, gli scompartimenti sono già tutti occupati, e di farsi buttare giù nessuno ha la minima voglia: dovrà limitarsi a controllare i biglietti, segnalare le fermate, avvertire i viaggiatori di tenere ben chiusi i finestrini: perché fuori fa freddo assai.

La squadra di Renzi, subito nominata, rischia di rimanere negli spogliatoi, neppure in panchina a scaldarsi. Perché, se provasse a fare qualche sostituzione, per mettere a riposo più di un ministro infortunato, i primi a dover mollare la presa dovrebbero essere i fuori quota dell'ex-PDL.
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