(Teleborsa) -
Il rimbalzo delle principali borse europee sembra riuscito. Gli indici del Vecchio Continente, infatti, chiudono il bilancio di metà seduta in buon rialzo mentre giungono
segnali positivi anche dai derivati statunitensi, che anticipano una partenza tonica per la borsa di Wall Street, più tardi.
L'attenzione degli investitori resta focalizzata sulla
Corporate America inaugurata come di consueto dal
colosso dell'alluminio Alcoa. Le società statunitensi tornano alle prese con i risultati trimestrali, anche se il bilancio del primo trimestre non dovrebbe essere molto positivo: molte società hanno tagliato le stime precedenti, anche a causa delle ripercussioni dell'ondata di gelo che ha paralizzato gli Stati Uniti fra gennaio e febbraio.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,38. Stabile l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.309,2 dollari l'oncia. Fermo il petrolio (Light Sweet Crude Oil) a 102,6 dollari per barile.
Lieve calo dello
Spread, che scende a 163 punti base.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte avanza dello 0,25%; si muove con un buon rialzo
Londra, mostrando un incremento dello 0,80%, mentre
Parigi, segna un incremento dello 0,46%.
Tonico il listino milanese con il
FTSE MIB che sta mettendo a segno un +0,7%; sulla stessa linea, in rialzo il
FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 23.282 punti. Buona la prestazione del
FTSE Italia Mid Cap (+0,76%), come il FTSE Italia STAR (1,1%).
In luce sul listino milanese i comparti
Vendite al dettaglio, con un +3,89% sul precedente,
Telecomunicazioni (+2,05%) e
Automotive (+1,57%). Sensibili ribassi si sono registrati sul settore
Chimici (-0,58%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, incandescente
YOOX, che vanta un incisivo incremento del 5,79%.
In primo piano
World Duty Free, che mostra un forte aumento del 3,50%.
Decolla
Telecom Italia, con un importante progresso del 2,09%.
Denaro su
Autogrill, che registra un rialzo dell'1,93%.
Tra i più forti ribassi, invece, in apnea
Banca popolare di Milano, che arretra del 2,00%. Nel risparmio gestito, brutta performance per
Azimut, che scende dell'1,87%. Calo deciso per
Mediolanum, che segna un -1,19%.
Tra le altre banche
Unicredit scende dell'1,22% dopo che Goldman Sachs ha rivisto al ribasso la raccomandazione sul titolo a "neutral" da "buy". Lo stesso broker ha tagliato il giudizio anche sulla
Banca Popolare Milano a "neutral" dal precedente "convinction buy". La banca d'affari statunitense ha alzato invece il target price di
Banca MPS a 0,23 euro (da 0,17 euro) e di
UBI Banca a 6,65 euro (da 4,8 euro).
Promossa
Intesa Sanpaolo, sempre da Goldman Sachs, a "convinction buy" da "neutral". Sull'istituto ieri si è espressa anche l'agenzia Moody's che ha confermato i rating del debito a lungo e dei depositi a "BAA2/P-2" migliorando l'outlook a stabile da negativo sulle attese di una ripresa della redditività.
Lo stesso broker ha invece calato la scure su
Bca Carige tagliando di un notch la raccomandazione sui rating a lungo e deposito, a Caa1 da B3, con outlook negativo, alla luce dei risultati negativi del quarto trimestre.