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Gaza, nuova strage. La diplomazia al lavoro

Politica
Gaza, nuova strage. La diplomazia al lavoro
(Teleborsa) - 17 persone sarebbero rimaste uccise sotto il fuoco dell’artiglieria israeliana, nel nord di Gaza, in un rifugio gestito dalle Nazioni Unite. Sette di questi sarebbero bambini, oltre ad alcuni membri dello staff dell’Onu.

Il portavoce dell’Onu, Chris Gunness, lo ha confermato su Twitter, scrivendo che l'impianto era stato colpito, aggiungendo che "ci sono stati diversi morti e feriti". I dettagli dell'attacco non sono ancora chiari e l'esercito israeliano ha detto che sta indagando sull’accaduto.

Il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, che si è detto "inorridito" dall'incidente, si trova nella regione insieme al Segretario di Stato americano, John Kerry, sono tra diplomatici internazionali che si stanno adoperando per cercare di interrompere il combattimento tra Israeliani e palestinesi che, in 17 giorni, hanno provocato circa 800 morti tra i palestinesi e 34 tra le file israeliane.

Il giornale israeliano Haaretz, riporta che Kerry ha elaborato una proposta di tregua ed è in attesa di una risposta da parte Hamas, da consegnare ad Israele tramite il Qatar e la Turchia, aggiungendo che il piano prevede un cessate il fuoco di una settimana, durante la quale l'Egitto dovrebbe mediare i colloqui su un accordo più stabile.

Intanto giunge notizia che il Brasile ha richiamato in patria il proprio ambasciatore in Israele a seguito dell'operazione a Gaza. "Il governo brasiliano considera inaccettabile l'escalation di violenza. Condanniamo fermamente l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele a Gaza".

Secca la risposta da parte israeliana. "Questo tipo di condotta mostra perché il Brasile, grande potenza culturale ed economica, resta tuttavia irrilevante nell'arena mondiale. Un atto, quello di ritirare il proprio ambasciatore, che rivela il doppio standard del Brasile che fa parte del problema invece di contribuire ad una soluzione".
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