(Teleborsa) - La minaccia della Russia di vietare il sorvolo della Siberia ai vettori aerei europei e nordamericani, sta costringendo le compagnie stesse a prendere in considerazione nuove rotte da e per l'Asia.
United Airlines e Delta Air Lines, cioè il secondo e terzo vettore al mondo per traffico, in una dichiarazione congiunta, hanno detto ieri che stanno ripesando le loro rotte dopo che la Russia sta formalmente considerando l'idea di un divieto al volo siberiano. Sulla stessa linea c’è
United Parcel Service, l'azienda di trasporto e consegna più grande dl mondo, che si dice pronta ad un piano di emergenza.
Una chiusura dello spazio aereo siberiano, incrociato centinaia di volte alla settimana dalle compagnie di tutto il mondo, perché più economico, rischia di far degenerare le tensioni tra la Russia e gli Stati Uniti con i suoi alleati in Europa, che hanno cercato di punire il presidente
Vladimir Putin per il supporto militare e strategico ai separatisti dell'
Ucraina.
"Queste sanzioni che vengono minacciate reciprocamente sono molto gravi", ha detto Brian F. Havel, professore associato per gli affari internazionali alla
DePaul University di Chicago. "Questa logica è tipica delle Guerra Fredda, quando le ritorsioni aeree erano all'ordine del giorno".
I commenti di compagnie come United, Delta e UPS, fanno rilevare una secca reazione delle stesse alla possibilità di perdere le loro rotte più economiche, con maggiori incidenza dei costi per il carburante.
Un giornale economico russo,
Vedomosti, ha rilanciato l'ipotesi di un blocco dei voli sulla Siberia, lo scorso 5 agosto, riportando una dichiarazione del primo ministro russo,
Dmitry Medvedev, che avrebbe detto, "il divieto è sul tavolo del Presidente Putin ed è pronto per essere discusso".