(Teleborsa) - Alla consueta kermesse economica di
Davos, in Svizzera, ha partecipato anche il Premier italiano
Matteo Renzi, che si è recato lì per
saggiare il polso del mondo imprenditoriale, dove potrà tenere incontri proficui con il mondo del business, ma anche per
sperimentare la sua leadership, in un panorama internazionale.
Il
World Economic Forum, come noto, offre a politici e capi di stato l'occasione per incontrare il
gotha dell'economia, giacche sono presenti sempre economisti e decine di imprenditori, fra i più grandi al mondo. Anche quest'anno la
platea è molto nutrita.
Renzi ha letteralmente inaugurato l'evento, che si è aperto ieri sera con una cena di gala, parlando un po' di tutto, ma soprattutto di Europa. Nel suo discorso, il Premier italiano ha ripreso un suo cavallo di battaglia, sollecitando un
cambiamento in Europa, altrimenti la
burocrazia decreterà la sua fine.
Renzi ha anche commentato l'imminente
appuntamento di domani con la BCE, che dovrebbe cogliere l'occasione per varare le tanto attese misure di
Quantitative Easing, segnalando che
"è tempo per la BCE di investire in una diversa idea di UE".
Renzi ha anche affrontato la
problematiche dell'Italia, ribadendo che il percorso di
cambiamento è iniziato ed "è giusto che sia così e
noi non ci fermiamo". Pur ammettendo che vi sono in continuazione polemiche e discussioni, non ultima
quella sull'Italicum, il Premier ha definito il dibattito "normale" e avvertito che
"non si molla di un centimetro".