(Teleborsa) - Siamo pronti a nuovi stimoli a sostegno dell'economia del Paese se sarà necessario. Così il board della Banca centrale svedese che a inizio mese ha
ritoccato all'ingiù le stime di crescita economica della Svezia, preoccupato per la
crisi del debito greco.
Nel
verbale dell'ultima riunione di politica monetaria della Riskbank emerge dunque l'intenzione dei membri del board a reagire se l'inflazione non sarà segnali come sperato. Al vaglio varie ipotesi, come aggiustamenti dei tassi di interesse, acquisti di asset e possibilmente interventi sul mercato valutario.
La banca centrale, nella riunione di luglio, ha portato il
tasso ufficiale a -0,35% dallo 0,25% deciso a marzo. L'istituto centrale scandinavo ha anche
aumentato il programma di acquisto di titoli di Stato, noto anche come
Quantitative easing (QE) alzandolo a 45 miliardi di corone svedesi.