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Alla Bank of Japan c'è chi pensa che il Giappone non sia a rischio deflazione

Economia
Alla Bank of Japan c'è chi pensa che il Giappone non sia a rischio deflazione
(Teleborsa) - Un membro votante della Bank of Japan (BoJ) ha escluso la necessità di ulteriori stimoli all'economia del Giappone affermando che il paese, tornato in recessione tecnica, non rischia la deflazione.

"Allo stato attuale, ulteriori interventi di politica monetaria sono inutili" ha detto Sayuri Shirai, uno dei nove membri del comitato di politica monetaria della BoJ aggiungendo che considera "basso" il rischio di ritorno alla deflazione dato che "i prezzi di una vasta gamma di articoli di consumo, al netto dell'energia, sono aumentati".

L'ultimo aggiornamento sui prezzi al consumo, in effetti, ha rilevato un'attenuazione dei timori di deflazione in Giappone. Il dato preliminare dell'indice dei prezzi al consumo dell'area di Tokyo, relativo al mese di ottobre è salito dello 0,1% a livello congiunturale, mentre su base tendenziale ha registrato un rialzo dello 0,1%. I dati di Tokyo sono ritenuti un ottimo anticipatore del trend di prezzi nazionale.

Recentemente il governatore della banca centrale giapponese, Haruhiko Kuroda, ha affermato che l'istituto è pronto a nuovi stimoli monetari, ribadendo al contempo che la banca centrale nipponica sta facendo già abbastanza per cercare di vincere in modo decisivo la sua battaglia contro la deflazione.

Shirai, visto come un membro più prudente rispetto al governatore, ha dunque sottolineato la necessità di evitare decisioni affrettate puntualizzando che "è il momento di monitorare attentamente se i prezzi avranno un trend al rialzo a fronte delle attuali misure di accomodamento monetario". Shirai stima che l'inflazione ritorni sul target del 2% entro la primavera del 2017 e, in particolare, ritiene probabile un'accelerazione tra l'1,7% e l'1,8% tra gennaio e giugno dello stesso anno.
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