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Il tonfo del petrolio manda in tilt le borse. A Milano giù i titoli oil

Commento, Finanza
Il tonfo del petrolio manda in tilt le borse. A Milano giù i titoli oil
(Teleborsa) - Nuovo tracollo dei mercati europei e di Piazza Affari a causa del petrolio. Il greggio ha aggiornato i minimi degli ultimi 12 anni a 29,5 dollari al barile, sia per la qualità Brent che per il greggio nordamericano WTI, perdendo ben oltre il 5%, in vista di un aumento dell'offerta iraniana quando cadrà l'embargo per il nucleare.

Questa accelerazione dei prezzi dell'energia ha anche messo in ombra l'ennesimo crollo delle piazze cinesi., mentre ha rivitalizzato l'Oro, che è salito di circa l'1% grazie alla sua natura di bene rifugio.

A livello macroeconomico, va segnalato il dato debole dell'inflazione in Italia, ma sono risultati nel complesso deludenti anche i dati arrivati dagli Stati Uniti: le vendite dettaglio hanno riportato una frenata, nonostante la fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan sia migliorata. Debole la produzione industriale.

Leggera crescita dell'Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,095.

Tra le principali Borse europee, pesante Francoforte, che segna una discesa di ben del 2,94 punti percentuali, seduta drammatica per Londra, che crolla del 2,08%, e sensibili perdite per Parigi, in calo del 2,83%.

Giornata da dimenticare a Piazza Affari, che chiude con una pesante flessione del 3,26%; profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 20.844 punti, in calo del 3,12%. In netto peggioramento il FTSE Italia Mid Cap (-2,14%) ed il FTSE Italia Star (-2,4%).

In discesa a Piazza Affari tutti i comparti, ma i più penalizzati sono ovviamente quelli delle Materie prime (-6,37%), Vendite al dettaglio (-4,93%) e Telecomunicazioni (-4,50%).

Fra le maggiori Blue-Chips, le vendite hanno insistito sui bancari, come Banca Mps, che ha chiuso a in calo del 6,75%, chiudendo una settimana di passione, con una perdita superiore al 15%, a causa di speculazioni sulla sua solidità patrimoniale.

Giornata difficile per il lusso, che chiaramente risente delle prospettive di una frenata dei mercati emergenti: in apnea YOOX NET-A-PORTER, che arretra del 6,64%.

A picco i petroliferi, con Tenaris che mostra una caduta del 6,49%, mentre Saipem scivola del 5,7% ed Eni del 3,54%.

Un unico titoli resiste in positivo, Italcementi, che porta a casa un +0,10%.
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