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Riforma elettorale, il M5S apre al Governo. Renzi accetta con riserva

Politica
Riforma elettorale, il M5S apre al Governo. Renzi accetta con riserva
(Teleborsa) - Giunge con un "Renzi, batti un colpo" l'inattesa apertura al Governo del Movimento 5 Stelle. Il non-partito di Beppe Grillo ha deciso di collaborare con il PD per mettere in piedi una nuova legge elettorale. Quella legge che "se non si faceva entro il 25 gennaio doveva cadere il mondo", ironizza l'ex comico genovese sul suo blog.

Ebbene, i pentastellati sono pronti a imprimere una svolta al fianco dei Dem perché "ora sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato".

Ovviamente questa apertura non è gratuita: il Premier Matteo Renzi dovrà infatti considerare un'alternativa all'Italicum, la proposta di riforma elettorale nata dal patto tra il PD e Silvio Berlusconi.

L'alternativa in questione è una nuova legge elettorale elaborata dai Grillini, sottoposta agli iscritti del Movimento 5 Stelle a gennaio e subito dopo depositata in Parlamento.

"Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà", affermano Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, aggiungendo che "all'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera".

Dal canto suo, Renzi ha accettato con riserva questa apertura. In una intervista al TG5 ha però puntualizzato che in caso di incontro con i pentastellati vorrebbe optare per la diretta streaming. "Questa volta, magari, lo streaming lo chiediamo noi", ha affermato, perché "è bene che non ci siano né patti segreti né giochini strani".
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