(Teleborsa) -
Non si arresta il sell-off sulle Borse europee, in forte calo e sui minimi a metà seduta anche in scia alla pessima performance evidenziata dai futures statunitensi.
A mandare in tilt i mercati è la sensazione che la Banca Centrale Europea non varerà mai un piano di
quantitative easing per risollevare l'anemica economia dell'Eurozona a causa dei forti contrasti interni.
L'ultima conferma di ciò è giunta ieri dopo il botta e riposta tra Mario Draghi e Wolfgang Schaeuble. Il Presidente della BCE ha ribadito di
essere pronto a nuovi stimoli mentre il Ministro delle Finanze tedesco ha obiettato che questi non serviranno a risollevare l'Eurozona.
Intanto l'
economia globale mostra segnali di rallentamento assieme all'
ex locomotiva Germania.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,267 mentre sul mercato secondario lo
Spread sale di 4 punti base a 144 punti base. Positiva l'
asta di BOT di questa mattina nonostante il fisiologico rialzo dei rendimenti.
Tra i mercati del Vecchio Continente, seduta drammatica per
Francoforte, che crolla del 2,03%. Pessime anche
Londra -1,30% e
Parigi -1,45%.
Giornata "no" anche per la Borsa italiana, in flessione dell'1,23% sul
FTSE MIB. L'indice
FTSE MIB prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata lunedì scorso, di cinque ribassi consecutivi.
Unica tra le Blue Chip di Piazza Affari a riportare un sensibile risultato è il
Banco Popolare con un rialzo di mezzo punto percentuale.
Tra i più forti ribassi, invece, a picco
STMicroelectronics dopo le deludenti anticipazioni della rivale USA
Microchip.
In apnea
Autogrill,
Tod's e
Mediolanum, oggi sotto i riflettori in scia al
diktat di Bankitalia.