(Teleborsa) - E' atterrato a Roma l'aereo di Stato con le
9 salme dei cittadini italiani
uccisi nella strage di Dacca. Un
Boeing 767 dell'aeronautica militare, l'aereo cisterna attrezzato anche per il rifornimento in volo di altri aeroplani.
Le vittime dell'attentato in Bangladesh dovevano arrivare a Ciampino attorno alle 18:40 ed hanno tardato una ventina di minuti.
Ad accompagnare i feretri, i membri dell'Unità di crisi della Farnesina e dello staff di Palazzo Chigi, ma ad attendere all'aeroporto della Capitale c'è anche il
Capo dello Stato Sergio Mattarella, rientrato appositamente dalla sua visita in Messico per accogliere le vittime.
Dopo il saluto delle autorità saranno trasportate nell'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli, per il riconoscimento da parte dei parenti ed, a seguire, una TAC del professor Tommaso Tartaglione. Domani sono in programma le autopsie.
Intanto, ieri, il Ministro degli Esteri
Gentiloni ha avuto un lungo colloquio telefonico con Il Ministro degli Esteri del Giappone
Fumio Kishida per coordinare le attività diplomatiche e di intelligence dei due governi.
Nell'attacco di Dacca, infatti, hanno perso la vita 20 persone: nove italiani - oltre a sei membri del commando e due poliziotti - e 7 giapponesi. I due Ministri hanno sottolineato l’importanza di un impegno comune, a partire dalla condivisione di informazioni, tra i Paesi del G7 presieduto quest’anno dal Giappone e l’anno prossimo dall'Italia.
Ieri, nel secondo giorno di lutto in Bangladesh, si è svolta una una cerimonia di Stato nello stadio dell'esercito a Dacca in cui la Premier
Sheik Hasina, vari ministri, diplomatici stranieri e molta gente comune hanno
reso omaggio alle vittime.
Dalle indagini, intanto, emergono anche
nuovi particolari della strage e qualche verità sconcertante: sembra che una delle vittime sia stata uccisa dalla polizia per errore nel blitz.