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Grecia

Merkel vs Tsipras, storie di gatti e di topi

Hong Kong, settembre 2014. Gli studenti invadono le strade e danno inizio a un’azione di disobbedienza civile contro la decisione, ispirata da Pechino, di imporre un cambiamento della legge elettorale che, di fatto, toglierebbe alla città l’autonomia di cui ha sempre goduto. Il movimento gode di un ampio consenso e mostra una forza inattesa. Pechino è sommamente irritata. Hong Kong gode già di numerosi privilegi rispetto alla madrepatria e l’azione di protesta si svolge sotto gli occhi di tutte le televisioni del mondo.

Che cosa fa la dirigenza cinese per riprendere il controllo della città ribelle? Nulla, assolutamente nulla. Si limita ad aspettare e ad annodare dietro le quinte il rapporto con i magnati della città, anch’essi irritati dalla rivolta dei ceti medi. A metà dicembre il movimento abbandona le strade che occupava. Pechino si astiene da una repressione in stile Tienanmen ma si vendica con puntiglio non concedendo nulla, assolutamente nulla, al movimento.

Il fallimento dello sbarco americano nella Baia dei PorciGrecia e Germania, 2015. La vittoria elettorale di Tsipras, in gennaio, suscita un’ondata di simpatia in una parte rilevante dell’opinione pubblica dell’Europa non tedesca. La morsa dell’austerità, già allentata da due anni, appare improvvisamente rottamabile e una nuova Europa appare possibile grazie al fatto che Tsipras non rinnega le promesse elettorali e alza anzi ulteriormente il tiro.

La Merkel, che appoggiando Samaras aveva rifatto l’errore commesso in Francia (la sponsorizzazione tedesca di Sarkozy contribuì alla sua sconfitta e alla vittoria di Hollande), intuisce il grave pericolo e decide di mantenere sulla Grecia il profilo più basso possibile. Alla freddezza iniziale verso Tsipras subentra un atteggiamento dialogante e sorridente. Se Tsipras cerca di apparire vittima, martire e quindi eroe, la Merkel, che per anni ha bastonato senza complimenti Orbán in Ungheria a ogni occasione, si mostra molto rispettosa e tranquilla.

Tsipras deve cuocere lentamente nel suo brodo e la Merkel gli fornisce il gas necessario alla cottura sotto forma di flebo di acqua e zucchero che tappano i buchi che le fughe di depositanti creano nelle banche greche. La Grecia viene mantenuta solvente con prestiti che servono esclusivamente a ripagare debiti in scadenza e sono quindi solo una partita di giro.

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