(Teleborsa) - Ancora una
giornata di passione per Piazza Affari e le altre principali Borse del Vecchio Continente, tutte
in forte calo e sui minimi, complice anche l'
avvio in rosso di Wall Street.
A scatenare il sell-off è ancora una volta la
Grecia.
Nonostante Atene sia ad un passo dalla bancarotta dopo il
NO al referendum di domenica, sembra che il Governo ellenico si sia
presentato all'Eurogruppo straordinario di oggi senza nuove proposte se non una richiesta di un prestito ponte di 7 miliardi di euro per onorare le prossime scadenze.
Si attendono ora novità dal vertice straordinario dei Capi di Stato e di Governo di questa sera al quale la Grecia non parteciperà.
A fare le spese di questa situazione è anche l'
Euro / Dollaro USA, oggi in calo di oltre 1 punto percentuale.
Clima di
cautela anche nel comparto delle commodities, con l'
Oro che si porta a 1.154 dollari l'oncia, il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) che lascia sul parterre il 2,4% a 51,25 dollari per barile, complice anche l'attesa per
un altro accordo difficile da siglare, quello sul programma nucleare dell'Iran.
Nonostante le rassicurazioni del Ministro delle Finanze Padoan,
lo Spread continua a soffrire pesantemente la crisi ellenica. Oggi il differenziale di rendimento tra il BTP decennale italiano e il Bund tedesco è salito ancora (4 punti base) fino a 164 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,28%. Questo andamento ha aumentato il
timore che la situazione di Atene possa avere impatti negativi sulle prossime aste di titoli di Stato italiani.
Tra gli indici di Eurolandia,
Francoforte registra una flessione dell'1,96%,
Londra dell'1,58%,
Parigi del 2,27%.
A picco Milano, con il
FTSE MIB che lascia sul tappeto quasi 3 puniti percentuali estendendo i
forti cali della vigilia nell'ennesima sessione caratterizzata da
sospensioni per eccesso di ribasso.
A Piazza Affari il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,8 miliardi di euro, in calo del 9,43%, rispetto ai 4,19 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 1,17 miliardi di azioni, rispetto ai 1,37 miliardi precedenti.
A fronte dei 222 titoli trattati sulla piazza milanese, 177 azioni hanno chiuso in calo, mentre 40 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 5 azioni del listino italiano.
In questa
pessima giornata per la Borsa di Milano,
nessuna Blue Chip ha messo a segno una performance positiva. I più forti ribassi si sono verificati su
Banca Mps, che ha archiviato la seduta con un calo di oltre il 7% dopo essere stata più volte congelata per eccesso di ribasso. A questa performance si aggiunge il -11% di ieri.
Pesanti
Banca Popolare dell'Emilia Romagna e la
Banca Popolare di Milano, in un
comparto bancario nuovamente sotto tiro dopo il panic selling della vigilia e nonostante il
tentativo di recupero di questa mattina.
In caduta libera
Saipem, complici anche il mini greggio e l'
ondata di licenziamenti in casa Technip Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione, si salvano
IMA e
Parmalat.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Banca Carige,
Astaldi e
RCS.