La ricerca e l'
ottenimento del profitto sono stati perseguiti con costruzioni finanziarie sempre più complesse e spesso quasi incomprensibili, montagne di carta che hanno inondato i mercati globali spesso senza alcun controllo di merito, con l'utilizzo di leve sempre maggiori e quindi potenzialmente a rischio crescente, non di rado con apparati giuridici di supporto dalla natura e domiciliazione ambigue.
Il tutto in termini completamente
autoreferenziali, con il progressivo abbandono di qualsiasi etica della responsabilità.
Il
disastro che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti nasce da queste premesse e non giunge inaspettato; non è vero che nessuno lo aveva previsto, anche se i critici erano certo in netta minoranza.
Ora, coloro i quali fino all'altro ieri vedevano la presenza dello Stato come il fumo negli occhi, come il peggiore dei mali, sono i primi ad invocare i (secondo loro) necessari interventi.
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