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Widibah!

Pubblicità e social solo per raccogliere depositi... e poi?

E' tutto giovane, moderno, tecnologico, semplice, per la creatura on-line del Monte dei Paschi. Leader sui social, tweet accattivanti, accurato monitoraggio della rete, con una invenzione di marketing, battezzata co-banking: dove le idee diventano applicazioni per gli smartphone.

Insomma, una e-bank perfetta: aiuta a rottamare il vecchio conto corrente, seduce con una serie di proposte convenienti, dal "costo zero" per la tenuta del conto alla remunerazione dei depositi. Molto attenta alle regole poste a tutela dei consumatori, la pubblicità titola infatti "Tassi fino al 2,5%": naturalmente, non si tratta della remunerazione della giacenza media sul conto ma degli interessi che maturano sui depositi vincolati. Insomma, come sempre bisogna leggere tutto attentamente. Per chi usa il conto corrente solo per la gestione delle spese personali, probabilmente non cambia proprio niente.

Non basta. Ci sono anche "600 Personal Advisor, un consulente che ti consiglia una strada per investire personalizzata e senza vincoli": la logica della proposta è chiara, ma zoppica totalmente dal punto di vista grammaticale e del lessico, considerando che si dovrebbe usare il verbo al plurale e che, consigliare una "strada" personalizzata, e per di più senza vincoli, ha poco senso. Si sarebbe dovuto usare il termine "strategia", oppure un altro sinonimo. Il linguaggio è terra terra, appunto, da strada. L'effetto psicologico potrebbe non essere dei migliori, perché una strada personalizzata potrebbe sembrare una strada solitaria, come quella di Cappuccetto rosso nella foresta. Più che una strada, un sentiero...

Ma d'altra parte è così, il linguaggio pubblicitario vive spesso di queste stranezze.

L'acronimo del marchio "widiba" deriva, secondo Wikipedia alla voce Monte dei Paschi di Siena, dalle iniziali di tre parole: Wise, Dialog e Banking, per cui tradotto in italiano si tratterebbe di un "saggio dialogo attraverso l'internet banking".

Ma in questo rapporto si capisce chiaramente una cosa sola: è una banca che vuole raccogliere depositi. Detto in soldoni... "dacci i tuoi soldi". Del resto, di che cosa ne faccia poi di questi depositi, non si narra, non fa parte dello storytelling: se eroga prestiti alle piccole imprese, se concede mutui alle famiglie, se investe in titoli, non si sa.

Così, il saggio dialogo attraverso l'internet banking sembra interrompersi: raccoglie, e poi? Widibah!

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