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Previsioni Ue, Moscovici: "Affronteremo questione conti Italia a giugno"

Pur paventando la possibilità di evitare una procedura di infrazione, il Commissario europeo sottolinea: "A settembre l'Italia parlava di rilancio keynesiano"

Economia
Previsioni Ue, Moscovici: "Affronteremo questione conti Italia a giugno"
(Teleborsa) - "La crescita italiana è molto contenuta e ha incidenza su conti ma non è oggi che affronteremo la questione del rispetto del Patto di stabilità e di crescita da parte dell'Italia. Ci vuole un po' di pazienza, bisognerà certamente tornarci ma la Commissione inizierà a valutare la conformità nel Pacchetto di primavera, a inizio giugno". Ha risposto così il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, alle domande sulle conseguenze delle previsioni dell'esecutivo Ue che indicano peggioramenti delle voci chiave dei conti italiani su 2019 e 2020. Le considerazioni sull'Italia verranno effettuate come per tutti gli altri Paesi europei, più avanti e nel frattempo – ha assicurato Moscovici – "prosegue il dialogo con le autorità italiane, in particolare il ministro delle Finanze Giovanni Tria perché è importante, prima di avere una valutazione, avere una visione comune".

A chi gli chiede come potrà Bruxelles non aprire una procedura di infrazione sull'Italia visto il deterioramento dei conti indicato nelle previsioni di primavera Moscovici risponde: "Terremo conto delle misure di riforme annunciate ad aprile dal governo italiano e delle performance economiche dell'anno scorso".

Non è mancata, tuttavia, da parte di Moscovici una frecciatina rispetto alle previsioni eccessivamente ottimistiche fatte dal Governo italiano a settembre. Nella nota di aggiornamento al Def varata dal governo "la previsione di crescita era dell'1,5%" ha ricordato Moscovici, sottolineando come l'esecutivo avesse "annunciato risultati spettacolari" facendo presagire "una sorta di rilancio keynesiano che avrebbe cambiato tutto". Invece, ha rilevato il Commissario europeo nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche di primavera dell'esecutivo Ue, "poi la previsione è stata rivista e brutalmente abbassata, allo 0,2 per cento (che secondo l'Ue sarà 0,1%). Non c'è recessione ma una crescita estremamente limitata e questo – ha detto Moscovici – inevitabilmente ha un impatto sulle finanze pubbliche".

A livello generale Moscovici ha affermato che "l'economia europea continuerà a crescere nel 2019 e nel 2020 in tutti gli Stati membri e continuano ad arrivare buone notizie sul fronte dell'occupazione e della crescita dei salari. Elementi che indicano una tenuta dell'economia europea di fronte a una situazione globale meno favorevole e a una persistente incertezza". Per il Commissario Ue è necessario, tuttavia, "essere pronti a sostenere maggiormente l'economia, se necessario, e ad adottare ulteriori riforme per stimolare la crescita. Soprattutto dobbiamo evitare di scivolare nel protezionismo, che non farebbe altro che esacerbare le tensioni sociali ed economiche esistenti nelle nostre società".

Moscovici ha aggiunto che quest'anno "la politica di bilancio resterà leggermente espansionistica e a sostegno della crescita". Crescita economica che, in Europa, "si baserà interamente sull'attività interna".






(Foto: Shimera/Etienne Ansotte - © Unione Europea)
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