(Teleborsa) -
L'Istat ha confermato oggi la battuta d'arresto dell'inflazione, ma il carrello della spesa continua a crescere, anche per effetto dell'impennata dei prezzi degli
alimentari (+2,7%).
Un
allarme è stato lanciato da
Coldiretti, la principale associazione rappresentativa del settore, per il
balzo dei prezzi di frutta (+8,4%), verdura (+5%), latte (+4,1%) e salumi (+3,4%).
Una dinamica che è stata determinata dalla
corsa agli acquisti degli italiani in quarantena e dal
blocco imposto dall'epidemia di coronavirus ai
consumi "fuori casa" ed al settore della ristorazione e degli agriturismi. Un contributo è arrivato anche dallo s
top ai mercati rionali, che solitamente aumentano la concorrenza rispetto alla grande distribuzione.
Sono aumentati in generale i prezzi dei prodotti a lunga conservazione, come pasta (+3,7%), uova (+3,2%), piatti pronti (+2,5%), burro (+2,5%), carni (+2,5%), formaggi (+2,4%), zucchero (+2,4%), alcolici (+2,1%), pesce surgelato (+4,2%) e acqua (+2,6%).
"Con l’emergenza Coronavirus gli italiani – spiega Coldiretti – hanno aumentato l’acquisto di alimenti sani ricchi di vitamine come la frutta e verdura per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus, con balzi della spesa trainati dalla voglia di avere in casa una riserva naturale di vitamine consigliata anche dall’ISS".
Una situazione che si scontra con le
previsioni di calo nella produzione di frutta estiva italiana: secondo la Coldiretti si prevede un dimezzamento delle albicocche ed una brusca riduzione delle ciliege per effetto dell’andamento climatico anomalo.
"Ma sulla situazione – precisa la Coldiretti – pesa anche la
mancanza di lavoratori per la raccolta della frutta con le difficoltà alle frontiere per gli stagionali che ogni anno varcano i confini per poi tornare nel proprio Paese".