(Teleborsa) -
TIM ha dato il via al processo di
efficientamento e razionalizzazione delle sue centrali telefoniche, partendo da quella di
Corso Bramante a Torino, una delle più grandi d’Italia, che gestisce diverse migliaia di collegamenti voce e dati. La
struttura preesistente di 5mila mq è stata
dismessa ed al suo posto è stata realizzata,
nelle vicinanze, una struttura di soli 850 mq, in grado di garantire gli stessi livelli di servizio con
spazi sei volte inferiori e con conseguenti benefici in termini di impatto ambientale.
L’operazione è stata possibile grazie all’impiego di
nuove tecnologie e al
passaggio dal rame alla fibra, che consente di ottimizzare gli spazi dedicati agli impianti di telecomunicazioni, soprattutto nelle grandi realtà urbane.
Il trasferimento dalla vecchia alla nuova struttura è stato
realizzato in soli 24 mesi ed ha consentito la
restituzione dell’intero complesso immobiliare di circa 54 mila mq, compresi gli uffici, che sono stati trasferiti in altre strutture aziendali a Torino.
E' stato possibile
dismettere anche il traliccio per la telefonia mobile alto oltre 60 metri, costruito ad inizio anni ‘90, che è stato sostituito da un’antenna di dimensioni estremamente ridotte, in linea con gli attuali standard tecnologici, posizionata su un edificio attiguo al precedente.
Il
progetto di razionalizzazione delle centrali, che interesserà
progressivamente altre importanti zone d’Italia, soprattutto nelle grandi città, conferma l’attenzione del Gruppo nell’adottare tecnologie all’avanguardia anche per la riduzione dei costi e dell'impatto ambientale.