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Cartelle, Leo: già 65 mila domande definizione agevolata

Economia
Cartelle, Leo: già 65 mila domande definizione agevolata
(Teleborsa) - "In soli 5 giorni sono arrivate 65.000 richieste per la definizione agevolata delle cartelle". I numeri sono stati forniti dal vice ministro dell'economia e delle finanze, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco de il Sole 24 ore. "È un dato incoraggiante. Penso che la tregua fiscale, così come l'abbiamo concepita - ha aggiunto - debba rappresentare un ponte verso la riforma, verso un fisco più equo e più a misura d'uomo".





Eliminazione dell'Irap, moratoria estiva sugli adempimenti e nessuna scadenza di versamento a agosto: queste, secondo Leo, le novità in termini di adempimenti che dovrebbero essere inserite nella riforma fiscale. Il Viceministro ha spiegato che "la prima cosa da fare è l'eliminazione dell'Irap, seconda cosa una moratoria estiva. Ci viene sottolineato da più parti che, nel momento in cui i contribuenti, i professionisti, sono alle prese con le dichiarazioni, non ha senso che vengano inviati avvisi bonari o richieste di documentazione". Un altro aspetto giudicato "fondamentale" da Leo è quello di non prevedere scadenze di versamento nel mese di agosto che "deve essere di riposo per tutti, si deve ripartire a settembre". Nella predisposizione del nuovo sistema fiscale, ha concluso il vice ministro, si dovrà anche prendere in considerazione "l'eliminazione dei tributi minori".

Sull'accertamento fiscale "è necessario cambiare approccio e distinguere tra aziende di grandi dimensioni e quelle di dimensioni monori". Una efficace lotta all'evasione, ha spiegato Leo, in questi anni non c'è stata, se il "tax gap oscilla sempre tra 85 e 100 miliardi". L'accertamento deve quindi essere più efficace. Per le aziende di piccole dimensioni l'ipotesi, ha spiegato Leo, è quella di andare verso un "concordato preventivo biennale", una procedura possibile perché oggi l'amministrazione finanziaria conosce moltissimi dati dei contribuenti e ha gli elementi per convocare il contribuente e valutare il reddito in base al quale dovrà pagare le imposte. Se poi, nel biennio successivo, il contribuente ha aumenti o diminuzioni di reddito, per il fisco sono irrilevanti. Per i contribuenti di maggiori dimensioni il sistema più adatto, ha precisato Leo, è quello della "cooperative compliance", che comporta una riduzione degli accessi in azienda e una forma di "contraddittorio preventivo". Insomma, non si dovrebbe arrivare ad un "accertamento vero e proprio" ma promuovere "un dialogo" prevendo anche misure premiali, come la riduzione o l'azzeramento delle sanzioni.
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