(Teleborsa) -
L'Ufficio di controllo dei beni stranieri (OFAC) del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni nei confronti di
22 individui ed entità in più Paesi legati ad una
rete di evasione delle sanzioni a sostegno del complesso militare- industriale della Russia. L'azione di oggi - si legge nel comunicato - fa parte della strategia
Usa volta a limitare l'accesso della Russia alle entrate necessarie per portare avanti il brutale conflitto in Ucraina.
In particolare,
le sanzioni prendono di mira il leader della rete, il trafficante d'armi russo Igor Zimenkov, così come suo figlio e diversi membri della loro rete, per aver fornito alla Russia "dispositivi ad alta tecnologia". Zimenkov e i suoi soci sono stati "coinvolti in molteplici accordi per la sicurezza informatica russa e la vendita di elicotteri" e mantengono stretti rapporti con l'esportatore di armi russo
Rosoboronexport, secondo il Tesoro.
Intanto, il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky, ha sottolineato la necessità di aumentare le sanzioni contro la Russia affermando che "lo Stato terrorista deve sentire il prezzo del terrore". "Ho sottolineato la necessità di aumentare le sanzioni contro la Russia e il nostro team ha evidenziato che lo Stato terrorista deve sentire il prezzo del terrore e che la sua capacità di continuare l'aggressione dovrebbe essere limitata", ha detto Zelensky in una conferenza stampa dopo l'incontro a
Kiev con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen.Zelensky ha continuato a fare pressioni sulle imprese austriache affinché
"intensifichino" la loro cooperazione con l'Ucraina e aiutino a ricostruire e modernizzare i sistemi energetici del paese, esortando le imprese a lasciare la
Russia e stabilirsi in Ucraina.