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L'ipotesi fusione Stellantis-Renault è già tramontata. Elkann: "Concentrati su Piano"

Finanza
L'ipotesi fusione Stellantis-Renault è già tramontata. Elkann: "Concentrati su Piano"
(Teleborsa) - Arriva puntuale la smentita sull'ipotesi di fusione fra Stellantis e Renault. Rumors rimbalzati dal weekend ipotizzavano infatti una partnership o addirittura una fusione fra i due gruppi, sul modello di Airbus. Un'unione che, a detta dei rumors, era ispirata dalla necessità di abbattere i costi e portare avanti gli investimenti necessari a far decollare il mercato delle auto elettriche e competere contro il comune nemico cinese.

Ma John Ellann, Ceo di EXOR, ha dichiarato all'ANSA che "non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori. La società è concentrata sull'esecuzione del piano strategico 'Dare forward' e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati per rafforzare l'attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l'Italia".

Ed in merito all'ipotesi di riduzione della produzione in Italia, il manager ha ricordato che "Stellantis è impegnata al tavolo automotive promosso dal Mimit che vede uniti il governo italiano con tutti gli attori della filiera nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme la transizione elettrica". Parole che probabilmente vogliono anche abbassare i toni accesi degli ultimi giorni e mettere a sopire il botta e risposta fra il numero uno di Stellantis, Carlo Tavares, ed il Ministro Adolfo Urso sulla questione degli incentivi.

Un paio di giorni fa Tavares, in una intervista a Bloomberg aveva parlato anche della necessità di un consolidamento del settore automotive e della possibilità di operazioni di M&A che potessero coinvolgere la stessa Stellantis. "L’ampiezza dell’offensiva cinese, la competitività che possono dimostrare e l’arrivo massiccio delle loro migliori case automobilistiche rappresentano un cambiamento significativo", aveva sottolineato Tavares, rimarcando che di fronte a questa competizione è necessario produrre auto BEV a costi competitivi e "questo significa che dobbiamo essere in forma e pronti. Se queste opportunità dovessero concretizzarsi, vogliamo far parte di questo consolidamento. Quelli che non hanno fatto i compiti per ridurre i costi sono quelli che si metteranno nei guai".

La Renault intanto è in cerca di alternative, dopo il recente annullamento dell'IPO di Ampere, l'unità dedicata alle auto elettriche di cui aveva annunciato solo tre mesi prima il progetto di quotazione. "Abbiamo preso una decisione pragmatica", aveva detto il Ceo di Renault Luca de Meo, ribadendo che tutti gli obiettivi annunciati per Ampere sono confermati, compreso il pareggio al 2025, ma le attuali condizioni di mercato hanno sconsigliato la quotazione in questo momento.

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