Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 +0,75%
Francoforte 26-apr
18.161,01 +1,36%

Tu freni sul Debito? Ed io accelero!

I rischi del conflitto tra politica monetaria e fiscale

Siamo arrivati al paradosso, allo strabismo.

Le Banche centrali, per contrastare l'inflazione che determina l'abbattimento del valore reale della moneta circolante, dei redditi ed a maggior ragione di quello del risparmio accumulato, perseguono il rallentamento dell'economia attraverso un aumento dei tassi di interesse e la riduzione della liquidità. Gli alti tassi di interesse riducono le disponibilità liquide delle imprese e delle famiglie e incidono sulla propensione a contrarre nuovi debiti: si determina così una flessione della domanda e conseguentemente dell'inflazione.

Gli Stati sono invece particolarmente sensibili sia alle conseguenze sociali e politiche dell'inflazione già determinatasi per via della riduzione dei redditi reali falcidiati dall'inflazione ed ancor più sono preoccupati per il rallentamento dell'economia che viene indotto dalla politica monetaria restrittiva. Adottano conseguentemente una politica di bilancio espansiva: aumentano la spesa pubblica, con trasferimenti alle famiglie impoverite dal carovita ed alle imprese che soffrono per i rincari dei prodotti energetici e delle materie prime. Aumentano i contributi in conto capitale alle imprese, per sostenerne gli investimenti e contrastare così la contrazione del credito bancario. Ma per farlo devono indebitarsi ulteriormente.

Come se questo non bastasse, i deficit pubblici aumentano per la necessità di rifinanziare a più alti tassi di interesse il debito già in essere che viene a scadenza.

Questa situazione di contrasto tra la politica monetaria restrittiva e quella fiscale espansiva è comune sia agli Usa che all'Eurozona.
Condividi
"
Altri Editoriali
```