(Teleborsa) -
Anche i sindacati dicono sì all'accordo faticosamente trovato sul futuro dell'Ilva per evitare i licenziamenti e riassorbire gli esuberi. L'intesa è stata siglata da
ArcelorMittal, i sindacati e i Commissari straordinari al
Ministero dello Sviluppo Economico e alla presenza del Ministro
Luigi Di Maio. Il testo verrà ora sottoposto a un referendum tra i lavoratori. Viene confermata l'assunzione immediata di 10.700 lavoratori. Secondo quanto si apprende, il Governo firmerà una dichiarazione di condivisione dell'intesa raggiunta.
La coesione è arrivata al termine di
estenuanti trattative, andate avanti ad oltranza tutta la notte e proseguite stamattina 6 settembre con l'ultimo round al tavolo del
MISE. Il Ministro
Di Maio ha sottolineato "si è cercato di raggiungere il miglior risultato possibile nelle peggiori condizioni possibili".
Niente esuberi e 250 milioni per esodi incentivati - A quanto si apprende l'accordo prevede da subito
l'assunzione di 10.700 lavoratori e nessun esubero, elemento questo su cui i sindacati avevano dichiarato di non poter fare dietrofront. L'azienda ha anche assicurato che tutti i lavoratori
Ilva saranno gradualmente
riassorbiti da ArcelorMittal con l'articolo 18 e sono stati
stanziati 250 milioni per esodi incentivati.
Soddisfatto per l'esito delle trattative il
Premier Giuseppe Conte, il quale ha affermato che
Di Maio "ha fatto un lavoro veramente egregio", aggiungendo che
annullare la gara che ha assegnato l'Ilva ad ArcelorMittal
non sarebbe stato affatto semplice.