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Via della Seta, Conte e Tria rassicurano UE

Per il ministro dell'Economia sul memorandum con la Cina si è creata una "tempesta in un bicchiere d'acqua"

Economia
Via della Seta, Conte e Tria rassicurano UE
(Teleborsa) - Il memorandum tra Italia e Cina sulla Via della Seta è "un'opportunità interessante ma non vincolante". A dirlo è il premier Giuseppe Conte a margine della visita ai cantieri per la realizzazione della Ss 640 Caltanissetta-Agrigento in una giornata che ha visto non poche polemiche.

Anche il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha voluto rassicurare i partner europei (e non solo) definendolo un memorandum of understanding in cui "si ribadiscono i principi di cooperazione economico e commerciali presenti in tutti i documenti europei e nessuna regola commerciale ed economica viene cambiata". Parlando da Bruxelles, dove era impegnato nell’Ecofin, Tria ha voluto precisare che sulla questione si è creata "una tempesta in un bicchier d’acqua".

Eppure il memorandum non piace molto anche agli alleati di Governo della Lega, in primis Matteo Salvini che, intervenuto da Matera, ha chiesto "molta prudenza", ribandendo il suo no a fare dell'Italia una "colonia" cinese. "Siamo favorevoli al sostegno e all’apertura dei mercati per le nostre imprese. Altre però sono le valutazioni, sempre attente, che occorre fare in settori strategici per il nostro Paese come telecomunicazioni e infrastrutture. Non vorremmo diventare una colonia", ha specificato.

Dal lato M5S si è invece gettata acqua sul fuoco. "La via della Seta non è assolutamente l'occasione per noi per stabilire nuove alleanze a livello mondiale e geopolitico, ma il modo per dire che dobbiamo riequilibrare le esportazioni di più sul nostro lato, un rapporto ora sbilanciato sulla Cina", ha chiarito il vicepremier Luigi Di Maio.

Il memorandum non è piaciuto alle istituzioni europee e ai grandi partner UE, a partire dalla Germania, dove la stampa ha già iniziato a parlare di Italia come "testa di ponte della Cina in Europa".

Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, si è scagliato con forza contro l’intesa. "Io difendo la sovranità dell'Italia e dell'Europa, non possiamo accettare di svendere il nostro debito pubblico a una potenza straniera e mi fa specie che un governo come quello italiano che dice di essere sovranista e di mettere gli italiani innanzitutto sia pronto ad alzare le mani di fronte ad un'offensiva cinese", ha dichiarato.

Il memorandum potrebbe essere firmato il 22 marzo, in occasione della visita del Presidente cinese Xi Jinping a Roma.
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