(Teleborsa) - "Sarà
massiccio il colpo all'attività economica globale arrecato dalle misure per frenare la pandemia del coronavirus". Lo scrive
Standard & Poor's, anticipando che i suoi economisti stanno peggiorando le stime sul PIL delle economie, per la prima metà del 2020
"quasi quotidianamente". Per gli
Usa - scrive il capo economista globale Paul Gruenwald - il calo del PIL nel secondo trimestre sarà "
almeno il doppio della contrazione del 6% stimata la scorsa settimana" dopo un primo trimestre anch'esso in contrazione.
Il declino del PIL europeo nella prima metà d'anno "sembra simile a quello negli Usa, ma un po' peggio nel primo trimestre
che nel secondo perché lo
shock è iniziato prima". La
Cina ha subito una contrazione nell'ordine del 13% del Pil nel primo trimestre, ma dovrebbe tornare a crescere - nelle stime di S&P - "già nel secondo".
Per tutti, però, vale la forte incertezza sui tempi del picco delle epidemie, e una regola: "più ci mettono
i Governi a dispiegare una risposta di bilancio, maggiori i danni all'economia".