(Teleborsa) -
Continuano a lievitare sopra i 2 euro i prezzi dei carburanti, per effetto delle persistenti tensioni sui mercati internazionali delle materie prime, tanto da
annullare completamente il
taglio delle accise annunciato dal governo a metà marzo e prolungato sino all'8 luglio.
Il prezzo medio nazionale della
benzina in modalità self si è attestato a
2,018 euro/litro da 2,009 euro, secondo il consueto aggiornamento di Quotidiano Energia, oscillando a seconda dei marchi fra un minimo di 2,010 euro ed un massimo di 2,038 euro (
per i no logo 2,008 euro).
Il prezzo medio del
diesel al self si è portato a
1,939 euro/litro da 1,924 euro, variando a seconda delle compagni8e fra 1,938 euro e 1,953 euro (no logo 1,927).
Sul
servito, la benzina ha raggiunto i 2,144 euro/litro (da 2,134 euro) ed il diesel i 2,072 euro/litro (da 2,055 euro).
Un trend che fa eco alla
continua ascesa del prezzo del petrolio che lievita
sino a 124 dollari al barile: il
Light crude statunitense a 24,48 USD (+0,97%) ed il
Brent a 124,24 USD (+1,17%). E' l'effetto del recente embargo sui prodotto petroliferi, dello stop al gas russo entro la fine di quest'anno e di una scarsa coesione in Europa sui passi da seguire.
Codacons denuncia anche che,
in alcune località, i prezzi hanno
sfondato il tetto di 2,3 euro al litro, come in
Sardegna o a
Ischia, dove la benzina in alcuni impianti costa fino a 2,349 euro al litro. Una escalation dei listini che
aggrava di giorno in giorno la
spesa per i rifornimenti a carico dei consumatori: la benzina costa oggi circa il 26% in più rispetto alle stesse rilevazioni del 2021, mentre il gasolio fa segnare un +32,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò significa che, sulla base dei listini attuali, una famiglia che dispone di auto a
benzina spende
499 euro annui in più sui rifornimenti, spesa che raggiunge i
+572 euro in caso di auto a
gasolio.
"Il taglio delle accise sui carburanti non è più sufficiente, e il Governo deve intervenire subito per bloccare i prezzi di benzina e gasolio e fissare tetti massimi ai listini alla pompa, fermando le speculazioni che si stanno abbattendo sui consumatori", afferma il presidente di Codacons
Carlo Rienzi.