Facebook Pixel
Milano 18-apr
0 0,00%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 18-apr
7.877,05 +0,37%
Francoforte 18-apr
17.837,4 +0,38%

PNRR, Comuni del Sud pronti a cogliere l'opportunità ma frenati da complessità bandi

Economia
PNRR, Comuni del Sud pronti a cogliere l'opportunità ma frenati da complessità bandi
(Teleborsa) - I Comuni del Mezzogiorno partecipano numerosi ai bandi del PNRR, ma giudicano complessa la partecipazione alle gare, molto più delle municipalità del Centro-Nord. E' quanto emerge dallo studio "I Comuni alla prova del PNRR" di SVIMEZ, curato da Serenella Caravella, Carmelo Petraglia e Gaetano Vecchione e pubblicato sull’ultimo numero di Informazioni SVIMEZ.

Il report rileva che, fra i Comuni con meno di 30.000 abitanti, risulta una partecipazione ai bandi PNRR mediamente più alta nel Mezzogiorno, ma un tasso di aggiudicazione è più contenuto. Questo perché sono di più i Comuni del Sud che giudicano complessa la partecipazione ai bandi del PNRR: sono il 62% contro il 57% dei Comuni del Centro-Nord.

Tra i fattori che hanno generato criticità viene segnalata l’eccessiva complessità delle procedure: oltre il 40% dei Comuni ha avuto necessità di ricorrere a consulenze esterne per la partecipazione ai bandi. Dalla survey risulta anche una buona propensione dei Comuni meridionali a stringere partnership allo scopo di aderire ai bandi: il 43% dichiara di aver stretto collaborazioni con altri Comuni limitrofi.

C'è da tener conto che la realizzazione di un’infrastruttura sociale al Sud richiede nove mesi in più rispetto alla media dei Comuni italiani. Le nuove stime SVIMEZ sui tempi di realizzazione delle infrastrutture sociali confermano il gap di capacità realizzativa delle amministrazioni comunali del Mezzogiorno, che impiegano quasi tre anni per completare un’infrastruttura sociale, nove mesi in più della media italiana, un anno e mezzo in più dei Comuni del Nord-Ovest.

Le opere che procedono più a rilento al Sud sono quelle con investimenti fino a un milione di euro. I ritardi si accumulano soprattutto nelle fasi iniziali di affidamento dei lavori, rallentate dalle carenze di personale tecnico specializzato in particolar modo nei piccoli Comuni. La percentuale di personale under 40 dei Comuni è solo del 4,8% nel Mezzogiorno (10,2% nel Centro-Nord); solo il 21,2% dei dipendenti comunali del Mezzogiorno è laureato (28,9% del Centro-Nord).

Per scongiurare il rischio di non realizzare gli investimenti del PNRR nei tempi previsti è necessario dare continuità alle azioni di rafforzamento e supporto delle amministrazioni comunali. Il Decreto PNRR del febbraio 2023 abbia dato priorità alle azioni di semplificazione delle procedure. In materia di risorse umane, il Governo è intervenuto opportunamente per favorire la stabilizzazione dei tecnici assunti a tempo determinato nelle amministrazioni centrali e locali. Uno dei fronti su cui invece occorre intervenire è quello del rafforzamento degli organici, soprattutto per gli enti territoriali, per i quali le misure si sono limitate, per ora, a consentire nuovi inserimenti di dirigenti.

Le elevate aspettative nel PNRR sono rivelate soprattutto da un dato: in quasi otto casi su dieci i Comuni considerano il PNRR un’occasione decisiva per ridurre i divari territoriali.
Condividi
```