(Teleborsa) -
Torna a crescere il costo del lavoro nel 2022, registrando un
aumento medio dello 0,4%, dopo il calo registrato nell’anno precedente a seguito delle agevolazioni contributive post pandemia. La crescita si concentra
nell’industria - pari a 1,2% - poiché il settore dei
servizi registra una lieve diminuzione (
-0,1%). In crescita la
componente retributiva (+0,4%), che risulta in aumento sia nell’industria (+1,1%) sia nei servizi (+0,1%), ma crescono anche gli
oneri sociali (+0,2%), con un incremento nell’industria (+1,4%) ed un calo nei servizi (-0,5%).
Le
retribuzioni contrattuali di cassa, nella media del 2022, sono aumentate del
+3% rispetto all’anno precedente, registrando una crescita più marcata di quella della media 2021 (+0,7%). Tale variazione riflette l’erogazione degli
incrementi retributivi (incrementi tabellari e arretrati) relativi ai rinnovi contrattuali per il triennio 2019-2021 dei
dipendenti della pubblica amministrazione.
Nel totale dell'industria e dei servizi privati (settori B-N), le retribuzioni contrattuali di cassa aumentano
solo del +0,9%, sintesi dell'aumento del +1,6% nel comparto industriale e del +0,4% in quello dei servizi di mercato.
L’inflazione record registrata nella media del 2022 (Ipca +8,7%)
ha determinato una marcata riduzione del potere d’acquisto sia delle retribuzioni contrattuali sia delle retribuzioni di fatto per Ula.