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Governo-Corte Conti, prove di distensione: oggi l'incontro

Fitto stempera: "Nessuno scontro"

Economia
Governo-Corte Conti, prove di distensione: oggi l'incontro
(Teleborsa) - Incontro oggi a Palazzo Chigi tra Governo e vertici della Corte dei Conti. A quanto si apprende, per il governo saranno presenti il ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto, e i sottosegretari alla presidenza, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Per la Corte a partecipare saranno il presidente Guido Carlino, il presidente aggiunto Tommaso Miele, il procuratore generale Angelo Canale e il segretario generale Franco Massi.





ieri, nel si è svolta la cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che aveva all'ordine del giorno la relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano che deve essere presentata in Parlamento.

Subito dopo, il Ministro Fitto è intervenuto in conferenza stampa chiarendo alcuni punti. "Al momento solo 5 Paesi europei hanno presentato le modifiche del Piano con il “RePower”: questo dà l'idea che non solamente siamo assolutamente nei termini previsti, che sono quelli del 31 agosto, come la commissione europea ha più volte sottolineato quindi. Spesso sento parlare di ritardi ma dovremmo inquadrarli con degli esempi specifici". "Penso che sia altrettanto importante sottolineare il fatto che la complessità del lavoro della modifica del nostro piano è certamente differente rispetto ad altri Paesi", ha proseguito Fitto. Anche in materia di governance, ha spiegato, "spesso ascoltiamo critiche sul ritardo presunto di questa governance. Sarebbe opportuno avere degli elementi che obiettivamente non emergono e non ci sono".

Nel frattempo, il governo ha formalizzato la presentazione di un emendamento sui poteri della corte dei Conti al decreto sulla PA. La proposta di modifica a firma dell'esecutivo contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale. La seconda norma invece sottrae il cosiddetto controllo concomitante, cioè in itinere, della Corte dei Conti su tutte le spese dei fondi del Pnrr. Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari.

Ma Fitto ha anche allontanato - almeno a livello dialettico - la polemica con la Corte dei Conti. "Non c'è nessuno scontro con la Corte dei conti. Abbiamo massimo rispetto nella Corte dei conti, ma anche il governo chiede un analogo rispetto", ha detto auspicando collaborazione.
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