Automatic Data Processing

Sostanzialmente invariata la seduta per Automatic Data Processing, che chiude le contrattazioni sui valori della vigilia. Nella giornata abbiamo assistito ad un avvio debole ed apertura a 223,1 Euro, sotto i minimi della seduta precedente, con rafforzamento delle quotazioni nel corso della sessione e chiusura in crescendo a 225 in prossimità dei massimi di seduta. Il confronto del titolo con il DAX, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Automatic Data Processing rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.

Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Automatic Data Processing restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l'impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 222,2. La resistenza più immediata è stimata a 226,3. Le attese sono per una fase di reazione intermedia tesa a riposizionare il quadro tecnico su valori più equilibrati e target a 230,4, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.

Sotto controllo l'andamento di Automatic Data Processing.
I volumi giornalieri pari a 73, infatti, risultano essere inferiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 129, mentre lo scostamento tra i prezzi del titolo è poco ampio, con la volatilità giornaliera che assume un valore pari a 0,5742.