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M&A in frenata: l'effetto tassi e guerre deprimono le transazioni

Il valore delle transazioni, secondo i Financial Times, è crollato al di sotto dei 3mila miliardi di dollari quest'anno

Finanza
M&A in frenata: l'effetto tassi e guerre deprimono le transazioni
(Teleborsa) - Le operazioni di M&A quest'anno sono crollate al di sotto dei 3mila miliardi di dollari per la prima volta in 10 anni, a causa dell'impatto negativo prodotto dall'aumento die tassi d'interesse e dalle tensioni geopolitiche. E' quanto riporta il Financial Times, citando i dati sull'attività di M&A del London Stock Exchange.

Sono state effettuate a livello globale transazioni per un valore di circa 2.900 miliardi di dollari, in calo del 17% rispetto al 2022. È stata anche la prima volta dal 2008-2009 che il valore delle operazioni annunciate è sceso di oltre il 10% per due anni consecutivi.

L’Europa ha mostrato il calo più marcato, registrando un decremento del 28% annuo, mentre la regione Asia-Pacifico ha riportato una riduzione del 25% e gli Stati Uniti del 6%.

Le società coinvolte nell'attività di M&A hanno dovuto affrontare sfide su più fronti: l'atteggiamento più intransigente delle autorità regolamentari, il rialzo die tassi d'interesse e le tensioni geopolitiche, non ultima la guerra fra Israele ed Hamas che è andata ad aggiungersi alla guerra in Ucraina.

Le transazioni condotte con la consulenza di intermediari finanziari sono diminuite del 30% nell’ultimo anno, attestandosi a 562 miliardi di dollari, poiché i gruppi di private equity, in molti casi, hanno avuto difficoltà ad accettare le valutazioni degli asset proposte.

Un atteggiamento più severo da parte delle autorità garanti della concorrenza nei confronti dell’applicazione delle norme ha inoltre dissuaso le aziende dal lanciare offerte per i concorrenti. Ne sono un esempio l’acquisizione da 75 miliardi di dollari del produttore di giochi Activision Blizzard da parte di di Microsoft, che si è conclusa dopo ben 21 mesi di incertezza, mentre l’acquisizione da 20 miliardi di dollari del gruppo di software Figma da parte di Adobe è stata abbandonata, in seguito alle indagini avviate dalle autorità di UE e Regno Unito.

Le commissioni globali dell’investment banking, in conseguenza della frenata delle attività di M&A, sono state penalizzate e sono scese dell’8% a 105 miliardi di dollari. Le commissioni derivanti dalle fusioni e acquisizioni, in particolare, sono diminuite in maniera più marcata (-26%) a 29 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2016. Goldman Sachs ha mantenuto il primo posto nella consulenza in materia di fusioni e acquisizioni, grazie alla sua posizione di leadership negli Stati Uniti, seguita da Morgan Stanley e JPMorgan sono arrivate seconda e terza, riaffermando le rispettive leadership in Asia ed Europa.

(Foto: © macgyverhh/123RF)
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