Facebook Pixel
Milano 15-apr
33.954,28 0,00%
Nasdaq 15-apr
17.706,83 -1,65%
Dow Jones 15-apr
37.735,11 -0,65%
Londra 15-apr
7.965,53 0,00%
Francoforte 15-apr
18.026,58 0,00%

"Co le ciacole no se impasta fritole"

Sarebbe necessario un giudizio analitico e articolato, partendo dai risultati dei singoli dicasteri, alcuni dei quali sono invero abbastanza o molto positivi. Ci limiteremo a quelli in campo economico che, presumibilmente, più interessano i lettori.

Capitolo tasse: nel 2000 la pressione fiscale (il rapporto fra l'ammontare delle imposte ed il PIL) era pari al 41,6% mentre nel 2009 ha raggiunto il 43,2%. La Decisione di finanza pubblica (Dfp) per il triennio 2011-2013 prevede un ulteriore aumento dello 0,3%. Dal 2000 al 2009 le imposte dirette (IRPEF) sono cresciute del 33%, passando da 172 miliardi di € a 223. Il cancro dell'evasione ha messo metastasi sempre più diffuse e la stima attuale è di 120 miliardi di €, pari a 8 punti di PIL. Meno tasse per tutti? Forse, grazie ai numerosi condoni, lo slogan corretto sarebbe meno tasse per pochi!

Lavoro: i dati reali parlano di circa l'11% di forza lavoro disoccupata, con un forte aumento dei lavori precari o a tempo determinato ed aree di crisi sempre più diffuse. Circa il 30% dei giovani è alla ricerca di un impiego qualsiasi ed anche quando il mercato offrirà delle opportunità sarà comunque troppo tardi per garantire a questa generazione una vecchiaia decorosa da un punto di vista pensionistico.

Territorio: i più pensavano che i problemi fossero circoscritti al Meridione; si è visto che bastano due giornate di pioggia intensa per mettere in crisi anche la parte economicamente più ricca del Paese. I costi dell'emergenza provocati dall'incuria, dalla mancata o incompleta realizzazione di opere di tutela e messa in sicurezza studiate da decenni, saranno enormi e sottrarranno al Bilancio pubblico risorse altrimenti impiegabili per lo sviluppo.

Costi della politica: dopo tanto parlare non si è combinato assolutamente nulla. L'abolizione delle province non si farà, il federalismo rischia di far aumentare i politici e affini in servizio permanente effettivo, deteniamo uno dei parchi di auto blu più numerosi e costosi, di riforma del sistema bicamerale e riduzione del numero dei parlamentari non se ne parla più, lo stipendio pro capite dei nostri deputati/senatori è fra i più alti del mondo.

Privatizzazioni e concorrenza: un Governo che si dichiara liberale e liberista non ha adottato nessun provvedimento a favore della concorrenza, anzi in settori chiave come i trasporti e le assicurazioni va esattamente nella direzione opposta. Le privatizzazioni realizzate sono quelle di Bersani, quella annunciata delle risorse idriche è forse una delle poche che va contro gli interessi dei cittadini.

Manovra economica altresì detta Legge di Stabilità: presenta grosse incertezze dal punto di vista delle entrate (leggasi ricavi legati alla vendita delle frequenze), ma soprattutto poco o nulla concede allo Sviluppo. Ben che vada siamo destinati ad avere una crescita asfittica sia nel 2011 che nel 2012, del tutto insufficiente a risolvere almeno in minima parte le criticità del Paese. In compenso la scure tremontiana è calata impietosa sui contributi dei cittadini a favore del volontariato (il 5 per mille) decurtando l'importo da stanziare del 75%. Abbiamo finalmente compreso qual è l'applicazione pratica del detto "sparare sulla Croce Rossa".

Promesse e realtà: la missione dell'Unione Europea ha certificato che a Napoli la situazione dei rifiuti è eguale se non peggiore rispetto a 2 anni fa. In ben sette occasioni era stata annunciata la risoluzione del problema ed oggi siamo in prossimità di una catastrofe sanitaria da paese del terzo mondo. Le discariche sono piene, le strade pure e le ecoballe che non si sa come e dove smaltire sono più di sette milioni. Tutto questo alla modica cifra di 7-800 milioni di euro l'anno. In compenso un capoluogo di provincia è stato nei fatti abrogato, non per legge ma per sopravvenuto stato di abbandono: L'Aquila non esiste più e nessuno sa se e quando tornerà a vivere. Cosa aggiungere? Che con le chiacchiere...

Condividi
"
Altri Editoriali
```