Tutto va bene, dunque, per la Germania mentre va male per l'Italia? Non proprio, anzi, ci sono i dati finanziari relativi alle garanzie apprestate dal governo tedesco ed i rischi assunti delle istituzioni pubbliche, finanziarie e non.
Le cifre pubblicate da Eurostat fanno paura: a fine 2016, le garanzie apprestate dal governo tedesco erano pari a 449 miliardi di euro, una cifra pari al 14,3% del PIL. Si tratta delle operazioni che hanno sostenuto il sistema bancario tedesco dopo la crisi americana del 2008 e quella dei PIIGS nel biennio 2010-2011. Al confronto, la garanzie apprestate dal governo italiano erano di 40,7 miliardi di euro, una cifra pari appena al 2,4% del PIL. La Francia ha apprestato garanzie pubbliche per un ammontare doppio dell'Italia: nel 2016 ammontavano a 115,7 miliardi di euro, pari al 5,2% del PIL. La Spagna ne aveva per 86,5 miliardi, pari al 5,2% del PIL.
Se si va avanti con la lettura dei dati di Eurostat, si rimane sbalorditi: le “liabilities” delle istituzioni pubbliche tedesche, che non vengono computate nell'aggregato statistico Pubblica Amministrazione, ma che godono della garanzia pubblica, ammontano infatti al 101% del PIL. Si tratta nella gran parte dei casi dei depositi dei risparmiatori e delle obbligazioni bancarie che devono essere comunque protetti. E' un incubo, questo, perché sottende lo stesso rischio che ha portato alla crisi finanziaria tedesca del 2008: allora andarono in malora i titoli che avevano come sottostanti i mutui subprime americani. Poi, evaporarono i crediti verso la Grecia e la Spagna. In concreto, si tratta, delle garanzie sulle passività delle istituzioni finanziarie tedesche, come la KfW, le Sparkasse e le LandesKasse.
Per l'Italia, la situazione è enormemente migliore: il rischio complessivo è di poco superiore al 50% del PIL. La Francia, per fare un altro esempio, le “liabilities” superano di poco il 60%, mentre la Grecia sta ad oltre il 140% del PIL.
I conti vanno fatti per bene: alla Germania non basta avere il bilancio pubblico in ordine.
Valori stellari per le garanzie pubbliche ed i rischi finanziari delle controllate.
Germania, il rischio atomico.
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