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L'abbraccio del boa

Con l'Accordo di Aquisgrana, la Francia rischia di farsi stritolare dalla Germania

Volete un altro po' di numeri? Eccoli!

Fra il 2013 ed il 2017, la Francia ha accumulato un passivo della bilancia dei pagamenti correnti pari a 110 miliardi di dollari. L'Italietta, sempre vilipesa e bistrattata, dopo la micidiale recessione causata dalle misure adottate dal Governo Monti, ha ridotto le importazioni ed i salari interni arrivando ad accumulare un saldo attivo di ben 184 miliardi di dollari.

La Francia ha fatto come il gambero, visto che nel 2000 aveva un saldo attivo per 36 miliardi di dollari, mentre quello della Germania era passivo per 34 miliardi. Quello dell'Italia era sostanzialmente in pareggio, visto che il passivo non arrivava che a 650 milioni di dollari.

Vero, tutto vero: la economia della Francia continua a crescere, mentre l’Italia è in recessione.

Bisogna guardare però al deficit di bilancio della Francia: anche nel 2019 starà a mala pena sotto il 3%, dopo averlo sforato per anni ed anni, mentre l'Italia quest'anno sta chiusa al 2,04%.

Come sempre, a Bruxelles usano due pesi e due misure: la Francia può fare quel che crede, perché il suo debito pubblico è pari solo al 99% del PIL, mentre quello italiano supera il 130%.

Volete sapere chi è che tiene la Francia sotto la tenda ad ossigeno, finanziandola in modo consistente?

Ecco svelato l'Arcano.

A fine 2017, gli investimenti di portafoglio della Germania in titoli di debito emessi dalla Francia erano pari a 427 miliardi di dollari. In pratica, la Francia compra tutto a credito dalla Germania. Nei confronti dell'Italia, gli investimenti di portafoglio della Germania erano di soli 171 miliardi di dollari.

Con l'Accordo di Aquisgrana, la Francia rischia di farsi stritolare dalla Germania.

L'abbraccio del boa.



(Foto: © Paul Grecaud/123RF)
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