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Energia, tutti soldi buttati via?

Un pasticcio, se l'aumento dei prezzi di elettricità e gas non va agli investimenti nelle rinnovabili

Nella transizione energetica, ci troviamo ad uno snodo cruciale: i prezzi per i consumatori, famiglie ed imprese, stanno aumentando in modo eccezionale, ma non vanno a finanziare gli investimenti in energie rinnovabili.

La maggiore spesa dei consumatori va a tutto beneficio dei Paesi produttori di gas e petrolio, arricchisce gli intermediari che operano sui mercati dei futures, aumenta i fatturati delle imprese che operano nel settore energetico che fanno e distribuiscono utili favolosi.

Bisogna ora analizzare che cosa sta succedendo sul mercato dell'energia.

Nella modellizzazione teorica del processo di transizione ambientale, che prevede il progressivo abbandono delle fonti energetiche fossili, era stato ipotizzato una sostanziale stazionarietà della spesa dei consumatori nonostante il fabbisogno di nuovi capitali necessari per realizzare gli impianti di produzione di energie alternative.

Si presupponeva infatti che, a mano a mano che la domanda di fonti fossili fosse andata diminuendo, anche il loro prezzo e dunque il relativo esborso complessivo da parte dei consumatori sarebbe diminuito. Il risparmio così ottenuto, pagando di meno i produttori di energie fossili, sarebbe stato impiegato per finanziare gli investimenti necessari per avere le energie rinnovabili.
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