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Energia, tutti soldi buttati via?

Un pasticcio, se l'aumento dei prezzi di elettricità e gas non va agli investimenti nelle rinnovabili


Per innescare questo processo, il prezzo di produzione delle energie fossili sarebbe stato aumentato artificiosamente, attraverso la introduzione di una serie di "tasse ambientali", ad esempio con le aste per comprare i diritti di emissione di CO2. Questi proventi sarebbero stati destinati dagli Stati alla incentivazione degli investimenti in energie rinnovabili, rendendole così più convenienti.

La conseguente diminuzione della domanda di energie fossili ne avrebbe fatto diminuire il prezzo, rendendo sostenibile il processo di transizione verso le rinnovabili. La sostanziale rigidità della offerta di energia di origine fossile, carbone, petrolio e gas, che aveva richiesto investimenti colossali e che si ammortizzano in decenni, era il presupposto di tutto il meccanismo: i Paesi produttori si sarebbero dovuti accontentare di spuntare prezzi di vendita continuamente inferiori, riducendo i proventi e dunque i profitti.

La realtà si sta palesando in modo assai diverso: i produttori di energie fossili, che sono riuniti in cartelli, l'OPEC per il petrolio e l'OPEC+ che considera anche il gas, in questi recenti anni di crisi economica hanno cercato di adeguare continuamente la loro offerta complessiva alla domanda in modo da minimizzare le perdite. Per di più, messi sull'avviso della strategia di transizione ambientale, hanno razionalmente ridotto drasticamente gli investimenti in nuovi campi di perforazione ed in nuove infrastrutture di trasporto, pipeline terrestri e sottomarine, e sistemi di trasporto del gas via mare previa liquefazione.

Ci si trova, soprattutto in Europa ma anche negli Usa, di fronte ad un aumento esponenziale dei prezzi dei carburanti, dell'elettricità e del gas. I prezzi sono aumentati innanzitutto per la ripresa della domanda, dopo il biennio di crisi pandemica. L'OPEC aveva ridotto fortemente la produzione di petrolio, e non la ha mai riportata ai livelli precedenti: prima aspetta che i prezzi salgano; poi, se del caso per evitare strozzature, la aumenta. Deve massimizzare i proventi: non si comporta in modo ingenuo, come gli agricoltori dell'Ottocento.
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