Facebook Pixel
Milano 25-apr
33.939,75 0,00%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 -0,55%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 25-apr
8.078,86 0,00%
Francoforte 25-apr
17.917,28 -0,95%

I silenzi di Francoforte

Perché la BCE drena liquidità bancaria, invece di vendere titoli di Stato come la FED

C'è una scelta politica ben precisa, dietro la strategia della BCE in materia di riduzione della liquidità: ha completamente rivisto la misura dei tassi sui depositi bancari ulteriori rispetto alla riserva obbligatoria e quelli delle operazioni di rifinanziamento, aprendo una finestra temporale ristretta per consentire il rimborso delle somme già erogare sulla base dei programmi T-LTRO.

In pratica, la BCE ha ritenuto che il sistema bancario abbia liquidità in eccesso rispetto al fabbisogno di credito erogabile alle nuove condizioni. Rendendo più costoso, o comunque meno conveniente tenerla inoperosa presso i conti intrattenuti dalle Banche stesse presso la BCE, ha creato condizioni solo indirette per una stretta monetaria. Alzando i tassi, infatti, si opera anche retroattivamente su prestiti e mutui contrattualizzati a condizioni variabili, appesantendo immediatamente l'onere per i debitori che sono già in condizioni di stress per l'aumento dei prezzi.

Agevolare il rimborso anticipato delle somme già erogate in precedenza a titoli di T-LTRO è una misura direttamente correlata alla prima: la liquidità giacente inoperosa presso la BCE è quella che era stata richiesta dalle banche per erogare altro credito, ma che non ha trovato uno sbocco.

C'è stata grande cautela nel rimborso anticipato dei T-LTRO: il sistema bancario, tranne alcune vistose eccezioni, ha preferito non privarsi della liquidità di cui dispone. Si intuisce da questo comportamento il timore che desta una situazione economica e geopolitica in cui non c'è nessuna visibilità, neppure sulle prospettive a brevissimo termine. Per la gran parte delle banche, dunque, il rischio di trovarsi per qualche motivo senza liquidità supera il minor vantaggio che deriva dalle nuove condizioni poste dalla BCE.
Condividi
"
Altri Editoriali
```