E' ancora aperta la
ferita inferta dalla Exit Strategy adottata dalla BCE ancora in piena crisi, nel secondo e terzo trimestre del
2011, quando l'aumento dei tassi per fronteggiare l'inflazione che era stato deciso sotto la guida di Jean-Claude Trichet creò condizioni di enorme difficoltà di accesso ai mercati per le emissioni della Spagna. All'arrivo di Mario Draghi, a settembre, si dovettero azzerare i tassi e procedere a due operazioni di rifinanziamento senza limiti di importo tra la fine dell'anno e l'inizio del 2012.
Fare marcia indietro sarebbe devastante: se i mercati si rendessero conto che la BCE non ha più il controllo della situazione, l'euro potrebbe davvero collassare.
Perché la BCE drena liquidità bancaria invece di vendere titoli di Stato come la Fed I silenzi di Francoforte
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