(Teleborsa) - Avvio di giornata all'insegna delle vendite per la tecnologia italiana, con STMicroelectronics tra i peggiori titoli del paniere principale di Piazza Affari.
Pesa l'allarme vendite lanciato ieri sera dalla rivale statunitense
Advance Micro Devices, meglio nota come AMD. La big dei chip ha fatto sapere che i ricavi del terzo trimestre scenderanno del 10% e non più dell'1% prospettato in precedenza, a causa della domanda globale più debole del previsto per tutte le linee di prodotto dovuta a sua volta dal peggioramento del contesto macroeconomico.
Riviste al ribasso anche per prospettive sui margini che non saranno più del 44% ma del 31%.
Questo warning è aggravato da quello lanciato a settembre da un altro colosso dei semiconduttori, ovvero
Intel. Anche big di Santa Clara ha fatto sapere che i ricavi trimestrali saranno molto più bassi del previsto.
Le azioni AMD, positive durante la sessione regolare di Wall Street, sono crollate del 10% in after-hours con volumi di scambio molto robusti.
Inevitabile, dunque, la ricaduta sul chipmaker italo-francese, che in questo momento cede sul listino milanese l'1,18% a 4,348 euro.