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Butto via la cartella Equitalia? Il condono erariale

Economia
Butto via la cartella Equitalia? Il condono erariale
(Teleborsa) - Una cartella Equitalia bella salata non piace a nessuno, ma in Italia si trova sempre l'escamotage, basta avere uno spirito avventuroso ed un po' di faccia tosta. E' con questo atteggiamento che gli eterni "furbetti" potrebbero avvantaggiarsi dell'ultima trovata per non pagare le tasse: il condono erariale.

Cos'è il condono erariale? Si tratta uno strumento conosciuto anche come concordato contabile, perché consente al soggetto condannato dalla Corte dei Conti in primo grado di ottenere uno sconto del debito dovuto, un danno arrecato allo Stato ed ai contribuenti. Per la prima volta è stato introdotto con la Finanziaria 2006, ma il Governo Letta ha introdotto nuovamente questa possibilità, nascondendola nelle pieghe del decreto IMU. La previsione è stata, infatti, inserita all'articolo 14 del decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013 (quello sull'IMU), ove si prevede la "definizione agevolata in appello dei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile". Vale a dire: l'evasore ha la possibilità di chiedere uno sconto ogni volta che la Corte dei Conti accerta e quantifica, con sentenza di primo grado, il danno erariale.

Perché il condono? Sempre lo stesso articolo spiega che la misura viene giustificata dalla "particolare opportunità di addivenire in tempi rapidi all'effettiva riparazione dei danni erariali accertati con sentenza di primo grado", in altre parole: dato che lo Stato non riesce a scovare l'evasore o a rientrare del danno patrimoniale subito, meglio l'uovo oggi che la gallina domani.

Quanto si paga? Lo sconto garantito dal legislatore non è certo di poco conto e non viene giustificato dai tassi usurai spesso applicati alle cartelle esattoriali. Chi evade potrà chiedere infatti di pagare una cifra compresa fra il 10% ed il 30%.

Dulcis in fundo si pensa anche al condono erariale permanente. Questa possibilità è stata ventilata dal Presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, proprio in occasione del suo insediamento. Il giudice amministrativo ha infatti proposto che si possa rendere permanente questo strumento, all'interno del processo contabile, con il lodevole proposito di snellire il contenzioso contabile.

Chi ne trarrà beneficio? I soliti furbetti, quelli che evadono le tasse, a scapito del contribuente onesto che la cartella la paga per intero.
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