(Teleborsa) -
Germania e Italia devono alla Grecia circa 11 miliardi di euro. A sostenerlo, secondo quanto riportato dal quotidiano
To Vima, un rapporto del Governo ellenico dal quale emerge che questo credito risale niente meno che ai
tempi della Seconda Guerra Mondiale e che l'importo indicato è stato, ovviamente, rivalutato.
La Penisola ellenica rivendica forse danni di guerra nella fase di occupazione? No, anche se i danni generici, del valore di decine di miliardi di euro, andrebbero calcolati (e poi rivendicati) parallelamente, sostiene il quotidiano.
Il credito in questione riguarda la rivalutazione di un
"prestito forzoso" da 1.500 miliardi di dracme che la
Banca Centrale greca sarebbe stata costretta a erogare
nel 1942, a favore degli allora
Terzo Reich e del
Regno d'Italia.
Il rimborso sarebbe dovuto scattare dopo la guerra, cosa che a quanto pare non avvenne. Dal momento che il prestito non è soggetto a prescrizione, Atene potrebbe anche decidere di pretenderlo.
L'agenzia di stampa fa sapere che il rapporto è stato trasmesso al Ministro degli Esteri
Evangelos Venizelos e che sarà necessaria una valutazione presso il Consiglio di Stato.