(Teleborsa) -
Aleksandr Lukashenko è presidente della
Bielorussia da così tanto tempo che a volte viene definito anche “l'ultimo dittatore d'Europa”.
Ma la
rivolta in Ucraina lo ha scosso a tal punto che in una recente intervista ha invitato gli
Stati Uniti a svolgere un ruolo centrale nel recupero ucraino, avvertendo che la Bielorussia non vuole diventare la provincia nord-occidentale" della
Russia, mandando così un messaggio anche a
Vladimir Putin.
"Io non sono l'ultimo dittatore d'Europa”, ha detto Lukashenko. "Ci sono dittatori peggiori di me. Considerando la situazione geopolitica in quest’area, io sono ancora il male minore”.
Lukashenko sta cercando di mantenere una salda presa sul suo paese e nello stesso cerca di mantenere un assoluto equilibrio sulle questioni geopolitiche della sua regione, devastata dalla guerra, come verso le
sanzioni imposte dall’Unione europea e dagli Stati Uniti.
Lukashenko, il leader più longevo d'Europa, ha utilizzato spesso lo stile sovietico nelle sue manovre elettorali prima di essere eletto nel 1994, anno dal quale è rimasto in carica fino ad ora. Lukashenko è considerato il più stretto alleato di Putin.
Eppure, con alcuni commenti esternati recentemente ha sfidato Putin e placato le avversioni verso l’occidente. Ha anche detto che gli Stati Uniti ed i suoi alleati si sono sbagliati a pensare che il presidente russo stia cercando di ripristinare l’ex impero sovietico, ma ha aggiunto che Putin e la Russia reagiscono emotivamente alle sfide aperte. "Chiunque si oppone alla Russia dovrebbe procedere con estrema cautela”, a infine fatto osservare Lukashenko.