(Teleborsa) - Si chiama
John Ellis Bush, ma tutti lo conoscono come "Jeb". O, meglio, come uno dei membri della dinastia Bush, quella che ha dato agli Stati Uniti ben due Presidenti, George H. W. Bush e George W. Bush, rispettivamente padre e figlio.
Ora anche Jeb, fratello minore di George W., tenterà l'ascesa alla Casa Bianca.
L'ex Governatore della Florida ha infatti
ufficializzato la propria candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi che si terranno il prossimo anno dicendo di "essere pronto a guidare il Paese".
Classe 1953, Repubblicano, Jeb Bush parla correttamente anche lo spagnolo (alla fine degli anni '70 ha lavorato a Caracas, in Venezuela). Che non è poca cosa per chi vive in un Paese a forte presenza latinoamericana e sa che l'elettorato repubblicano da solo non basta a portare un candidato nella Stanza Ovale.
Significativo anche il
logo adottato per la futura campagna elettorale: la scritta "Jeb 2016" con un grande punto esclamativo su sfondo bianco. Niente cognome, a sottolineare che la dinastia dei Bush non conta. Quello che conta è la persona: Jeb promette un PIL del 4% e milioni di posti di lavoro. Con un occhio attento alle problematiche sociali.