(Teleborsa) -
Si espande al ritmo più lento degli ultimi due anni e mezzo l'attività del terziario negli Stati Uniti. Lo rivela il dato di febbraio dell'indice
PMI dei servizi, elaborato da Markit, che è stato
rivisto al ribasso a 49,7 punti dai 49,8 della stima preliminare,
rispetto ai 53,2 di gennaio, mostrandosi
inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una conferma a 49,8 punti.
L'indice si conferma anche sotto la soglia chiave di 50, che denota contrazione dell'attività.
Chris Williamson, capo economista di Markit ha dichiarato che "l'attività economica ha stagnato a febbraio, poiché
il malessere del manifatturiero ha contagiato anche i servizi", aggiungendo che il dato del PMI di febbraio
"suggerisce che la crescita è rallentata ulteriormente dalla fine dello scorso anno".
Nuovi segnali di rallentamento anche dall'ISM non manifatturiero, che si è attestato a febbraio a
53,4 punti dai 53,5 del mese precedente, mentre le previsioni del mercato erano di 53,2 punti. L'indice si conferma comunque in zona espansione, visto che risulta superiore a 50 punti.
A determinare il peggioramento è stato il
calo degli ordini a 55,5
e dell'occupazione a 49,7, mentre migliora l'attività di business a 57,8 punti.